Di Alessandro Zerbetto, Senior Manager of Product Management Global DX Solutions di Vertiv
Per decenni, i sistemi di raffreddamento e condizionamento dell’aria hanno avuto un ruolo cruciale nel mantenere, nei vari contesti, un efficace controllo della temperatura. Tuttavia, il loro impatto sulle emissioni di gas serra è diventato critico, poiché alcuni gas refrigeranti mostrano un potenziale di riscaldamento globale (GWP) più elevato rispetto ad altri.
Grazie a normative come l’ultimo regolamento UE sui gas fluorurati (UE 2024/573) che spingono verso sostanze alternative a basso impatto ambientale, le imprese si devono adeguare per rispettare i nuovi standard. La transizione sta stimolando l’innovazione nelle tecnologie di raffreddamento, con aziende come Vertiv che investono continuamente in soluzioni che possono contribuire a ridurre l’impatto ambientale.
Di cosa si compone un gas refrigerante?
Molti gas refrigeranti contengono fluoro, motivo per cui sono chiamati gas fluorurati o F-Gas. Questi gas si trovano tipicamente nei sistemi di raffreddamento, di refrigerazione o a pompa di calore, che spesso comprendono un’unità split in cui l’elemento evaporatore, responsabile dell’assorbimento del calore, è separato dall’unità condensatore/compressore, incaricata di rilasciare il calore nell’ambiente esterno.
È proprio il gas refrigerante a trasferire l’energia termica (il calore) dall’evaporatore al condensatore. Per svolgere questo compito in modo efficiente ed efficace, un gas refrigerante deve possedere determinate caratteristiche.
Di seguito le cinque peculiarità chiave di un gas refrigerante efficace:
1- Punti di ebollizione del liquido termico e raffreddamento bassi: consentono al refrigerante di assorbire ed espellere efficacemente il calore durante il ciclo di refrigerazione.
2 – Elevata pressione e temperatura critica: queste proprietà consentono al refrigerante di mantenere buone proprietà e prestazioni termiche in varie condizioni operative.
3 – Elevato calore latente di vaporizzazione: consente al refrigerante di assorbire una quantità significativa di calore durante i cambiamenti di fase, favorendo l’efficienza.
4 – Basso calore specifico del liquido ed elevato calore specifico del vapore: questa combinazione consente un efficiente trasferimento di calore, ottimizzando il processo di raffreddamento.
5- Basso volume specifico del vapore: riduce le dimensioni del compressore richiesto per ogni prestazione di raffreddamento, permettendo sistemi più compatti ed efficienti.
In cosa consiste il Regolamento F-Gas?
Introdotto dall’Unione Europea, il Regolamento F-Gas 2024/573 apporta cambiamenti significativi per il settore HVACR (riscaldamento, ventilazione, condizionamento e refrigerazione). Questo regolamento si applica specificamente ai 27 paesi membri dell’UE e mira a ridurre ulteriormente l’impatto ambientale dei gas refrigeranti. Il regolamento inoltre fa una distinzione tra unità di potenza inferiore (<12kW frigoriferi) e sistemi di unità split più potenti (>12kW frigoriferi), che verranno introdotti nel 2029 e oltre. Capire questi cambiamenti è fondamentale per essere innovatori e valorizzare le opportunità emergenti.
Di seguito le date importanti da ricordare:
- 1° gennaio 2025: Una scadenza importante! È vietata la vendita di sistemi monosplit che contengono meno di 3 kg di gas fluorurati a effetto serra e un GWP di 750 o più.
Deroga: Le unità già “immesse sul mercato”, ovvero i prodotti resi disponibili per la vendita o l’uso all’interno dell’UE entro il 31 dicembre 2024, possono ancora essere venduti dopo tale data.
- 12 marzo 2025: Entrano in vigore le restrizioni all’esportazione. I sistemi split con un GWP pari o superiore a 1.000, prodotti nell’Unione Europea, non possono più essere consegnati al di fuori dell’area UE-27.
- 1° gennaio 2029: la soglia del GWP si riduce ulteriormente. I sistemi split aria-aria (sistemi di condizionamento dell’aria comunemente usati per raffreddare ambienti residenziali o piccoli spazi commerciali) con capacità di raffreddamento fino a 12kW dovranno avere un GWP inferiore a 150. I sistemi split più grandi, con una capacità di raffreddamento superiore a 12 kW, dovranno avere un GWP inferiore a 750.
- 1° gennaio 2033: le unità split con una capacità di raffreddamento superiore a 12kW dovranno nuovamente ridurre il proprio impatto ambientale a valori inferiori a 150.
- 1° gennaio 2035: le unità split con una capacità di raffreddamento inferiore a 12kW dovranno nuovamente ridurre il proprio impatto ambientale a valori nulli. In altre parole, il refrigerante dovrà essere di tipo naturale.
Per unità già installate non vi sono restrizioni alla ricarica del refrigerante per tutta la loro vita utile, a prescindere dal valore di GWP dl refrigerante stesso, a condizione che non si aumenti la capacità dell’apparecchiatura o la quantità di refrigerante.
Il rilascio intenzionale in atmosfera di gas fluorurati a effetto serra è comunque sempre vietato: gli operatori di apparecchiature contenenti gas fluorurati a effetto serra devono garantire che tali sostanze vengano recuperate e riciclate, rigenerate o distrutte.
Quali le implicazioni del Regolamento F-Gas?
Occorre agire oggi per predisporre ogni data center al futuro con soluzioni di raffreddamento conformi alle più recenti normative ambientali. Con l’evoluzione del quadro normativo, serve adottare decisioni informate per ridurre i rischi e mantenere la resilienza operativa. È importante esaminare i valori GWP dei gas refrigeranti utilizzati dai dispositivi per garantire la conformità e la massima tranquillità con prestazioni di raffreddamento eccellenti in ogni condizione operativa. Serve farsi trovare pronti, gestendo con competenza la tecnologia HVAC e adottando l’evoluzione delle normative sui gas fluorurati come stimolo all’innovazione a favore del progresso.
Per ulteriori informazioni consultare www.vertiv.it