È stato presentato ieri, in conferenza stampa a Foggia, il Cacc’e Mmitte Festival ideato dal giovane imprenditore lucerino Alberto Trincucci, in collaborazione con le aziende produttrici del Cacc’e Mmitte Doc: Alberto Longo, L’Agricola Paglione, La Marchesa, La Motticella – Paolo Petrilli.

Il Festival proietta le dinamiche produttive del Cacc’e Mmitte in una dimensione di spettacolo: sul palco-palmento, allestito nel cortile di Palazzo D’Auria Secondo, si avvicenderanno per quattro giorni (5, 13, 14 e 15 settembre) la musica, il teatro e l’enogastronomia.

Il tutto legato dal fil rouge del Cacc’e Mmitte accompagnato dalla degustazione di prodotti tipici.

“Vino e cultura viaggiano sullo stesso binario, perché il vino è frutto della nostra terra”, dichiara Alberto Trincucci.

Molti non conoscono il significato del singolare nome di questo vino, che trova le sue origini nell’antica procedura di vinificazione. “I proprietari dei palmenti, le vasche per la pigiatura dell’uva – spiega Alberto – davano in affitto le attrezzature per la lavorazione a chi possedeva un vigneto di piccole dimensioni e non aveva la possibilità di trasformare l’uva in vino. Le operazioni dovevano terminare entro la giornata di fitto per lasciare il posto al vignaiolo successivo. Da qui il nome: un affittuario toglieva (Cacc’e) il mosto appena pronto, mentre l’affittuario successivo versava (Mmitte) nelle vasche la propria uva.

Così, come in un palmento, sul palco si avvicenderanno diversi artisti.

Si parte giovedì 5 settembre con Aspettando il Cacc’e Mmitte Festival che vedrà protagonista la Rimbamband in Il Sol ci ha dato alla testa. Cinque musicisti – Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Francesco Pagliarulo, Vittorio Bruno e Nicolò Pantaleo – guideranno il pubblico in un viaggio nel passato patinato dei classici, da Buscaglione a Carosone ed Arigliano, fino a Mozart e Rossini.

Durante la serata verrà proposto l’assaggio di tre piatti della tradizione abbinati alla degustazione del Cacc’e Mmitte Agricola Paglione.

“Siamo felici di presentare in anteprima il nostro Cacc’e Mmitte, afferma Francesca Faccilongo de L’Agricola Paglione, infatti pur lavorando da diciotto anni nell’agroalimentare, abbiamo iniziato l’anno scorso a produrre questo vino”.

Si entra nel vivo del Festival venerdì 13 settembre con Four Friends in Bari: Fabrizio Bosso (tromba), Guido Di Leone (chitarre), Giuseppe Bassi (contrabbasso) e Mimmo Campanale (batteria). Un quartetto di prestigiosi musicisti che hanno dato vita ad un album a metà strada tra contaminazione e tradizione. In abbinamento ci sarà la degustazione, oltre che dei piatti tipici (presenti tutte le sere), del Cacc’e Mmitte Alberto Longo.

“Il Festival è arrivato al momento giusto, asserisce Michele Di Gregorio delle cantine Alberto Longo, perché è opportuno riproporre e rivalutare il Cacc’e Mmitte come prodotto tipico del territorio. Ora più che mai è importante valorizzare insieme questa tipicità”.

Il Festival continua sabato 14 settembre con Carmela Vincenti in Donne molto occupatissime, un excursus di ritratti e profili femminili, ironico e graffiante. Una full immersion nell’universo delle donne contemporanee, donne che si incontrano nei salotti, nelle strade, nei mercati e nelle boutiques (di Bari e dintorni), tutte molto occupatissime nelle loro occupazioni e disoccupazioni: dalla famiglia all’arte, dalla poesia alla mondanità, dalla politica alla cucina, fino all’amore.

Ad accompagnare lo spettacolo teatrale ci sarà la degustazione del Cacc’e Mmitte ‘Agramante’ de La Motticella – Paolo Petrilli.

“Ho iniziato diversi anni fa a fare l’agricoltore, quando dicevano che il vino al sud non si poteva fare. Noi, insieme ai salentini e ai campani, abbiamo dimostrato che il vino buono si può fare benissimo anche al sud, racconta Paolo Petrilli dell’omonima azienda, ma è necessario mettersi insieme, fare sistema per creare iniziative condivise. Questo è solo un inizio, bisognerebbe cercare di far rinascere il consorzio del Cacc’e Mmitte”.   

Un appello alle istituzioni è partito da Paolo Petrilli che ha affermato: “non vorrei un finanziamento ma strade percorribili, monumenti aperti e fruibili, aree comuni curate”.

Perché la promozione di un territorio e dei suoi prodotti passa anche da qui.

Tra i rappresentanti istituzionali che hanno preso parte alla conferenza stampa anche Tommaso Iatesta, assessore alle Attività Produttive del Comune di Lucera, che ha ringraziato Alberto Trincucci per essersi fatto carico di iniziative di questo spessore e le aziende che rappresentano l’eccellenza del territorio.

“Le iniziative private, ha affermato Iatesta, riescono a colmare dei vuoti lasciati dalle istituzioni”.

L’ultimo appuntamento del Cacc’e Mmitte Festival è domenica 15 settembre con Paolo Parisi che incontra la Daunia.

Allevatore, pastore, gourmet, inventore, Paolo Parisi è uomo simbolo di una qualità quasi perduta. È un creativo, nel senso che crea cose buone. La serata sarà accompagnata dalla degustazione del Cacc’e Mmitte La Marchesa.

Per noi il Cacc’e Mmitte è un’identità territoriale e dobbiamo sentirci tutti partecipi di questa identità, riconosce Marika Maggi della Cantina La Marchesa, insieme possiamo superare tanti piccoli ostacoli per difendere e proiettare all’esterno un’immagine territoriale forte”.

Pensiero condiviso in pieno anche da Francesco D’Emilio, che ha invitato gli imprenditori ad “utilizzare” di più Promodaunia (di cui è consigliere) che può essere uno strumento importante per il rilancio della Capitanata.

“Il Cacc’e Mmitte Festival dà lustro alla nostra terra, chiosa Micky De Finis capo di gabinetto della Provincia di Foggia, unendo la sapienza dei nostri prodotti e la cultura. Questa simbiosi è la nuova maniera di fare economia, ripartendo da Lucera, tra i punti di forza del territorio dauno.

Il Cacc’e Mmitte Festival sarà protagonista della puntata di Sereno Variabile, il programma di viaggi e turismo, in onda su Rai Due il 14 settembre alle ore 17:10.

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