Le segreterie territoriali di CGIL CISL UIL della provincia di Foggia hanno indetto per giovedì 31 maggio dalle ore 16.30 un sit in sotto la Prefettura di Foggia a sostegno dei cassintegrati e per denunciare il rischio che in assenza di risorse adeguate per gli ammortizzatori sociali tantissimi lavoratori di questa provincia rischiano di perdere anche questo strumento di sostegno, rimanendo senza alcun reddito.

“La crisi che sta vivendo il nostro Paese – commentano le segreterie provinciali di Cgil Cisl Uil – fa sentire ancor più forti i suoi effetti in un territorio dove le debolezze del sistema infrastrutturale rendono più difficili per le imprese affrontare la recessione e una competizione sempre più globale”.

 

Tantissime le dichiarazioni di crisi da parte di aziende di ogni settore in provincia di Foggia. Nel 2011 le ore di cassa integrazione guadagni in Capitanata sono state 4,2 milioni (erano 3,8 nel 2010). Ma mentre diminuiscono le ore di cassa ordinaria per l’esaurimento del periodo concesso, aumentano in maniera progressiva la cassa straordinaria e in deroga. La prima nel corso del 2011 e rispetto all’anno precedente è cresciuta del 58,8% (per 1,16 milioni di ore) e del 166,7% quella in deroga (prt 2 milioni di ore). E non lasciano presagire nulla di positivo i primi dati parziali del 2012: ad aprile, rispetto a gennaio 2011, la cassa integrazione straordinaria è aumentata del 34,6%, mentre quella in deroga del 134%.

 

Dall’accordo sottoscritto con la Regione sugli ammortizzatori sociali ad aprile, è emerso come il Ministero del Lavoro destinerà alla Puglia una parziale copertura di circa 80 milioni di euro a fronte dei 200 richiesti dal Governo regionale. “Alla data odierna – ricordano Cgil Cisl Uil – il 70% dei fondi promessi sono già impegnati a causa dell’aumento della Cig e delle mobilità in deroga, atteso che il cofinanziamento regionale a carico del Fondo Sociale Europeo è stato già tutto utilizzato. Inoltre, non è spiegabile che la Regione Puglia ad oggi non abbia ancora completato il pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga del secondo semestre 2011 e del primo quadrimestre 2012”.

Per queste ragioni Cgil Cisl Uil hanno ritenuto non più rinviabile e necessaria una mobilitazione dei lavoratori interessati, stante il grave allarme sociale che rischia di generare il mancato stanziamento dei fondi necessari a coprire tutte le richieste per l’acceso agli ammortizzatori sociali.

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