cilentostradeIl Cilento è da sempre una delle zone più belle e felici della Campania. Si sviluppa a sud di Salerno ed è caratterizzata dal marchio del Parco Naturale del Cilento, Vallo di Diano e Monti alburni. Una zona bella ed incontaminata che ha ben meritato di entrare a far parte del Patrimonio UNESCO, riserva di biosfera, primo geoparco d’Italia.

Ebbene, il Cilento, è ISOLATO da oltre un anno e a causa le forti piogge, molte delle strade di collegamento col resto della Regione e con l’interno sono chiuse al traffico. Le poche strade per così dire alternative sono in sofferenza poiché non sono adeguate soprattutto alla percorrenza di mezzi pesanti. I danni alla popolazione sono immensi.

C’è da dire inoltre che i due principali presidi ospedalieri che sono ubicati su Vallo della Lucania e Sapri (vista la chiusura dell’Ospedale di Agropoli), per alcuni paesi, diventano raggiungibili in tempi non compatibili con patologie che richiedono tempestività. Oggi nel Cilento la possibilità di morire in ambulanza a causa della non percorribilità delle strade è purtroppo molto alta.

L’economia interna risente fortemente di questi disagi ed un lavoratore, oggi nel Cilento, è costretto ad uscire molto prima di casa e rincasare molto dopo per poter esercitare un suo diritto: il lavoro.

I ragazzi che vanno a scuola sono costretti a viaggi su strade impervie e a tempi di percorrenza che li fanno sentire sempre di più lontani dai loro coetanei europei.

La principale vocazione di questo territorio, il turismo, è fortemente penalizzata e ridotta allo stremo: i turisti non vengono nel Cilento poiché non sanno come raggiungere l’area, soprattutto dopo la soppressione del Metrò del mare, che quantomeno garantiva un po’ di respiro alle aree costiere.

Per questi e per tanti altri motivi il Partito Democratico di Vallo della Lucania, nella persona del segretario cittadino Riccardo Ruocco, e il Partito del Sud della Campania nelle persone di Andrea Balia (vicepresidente nazionale) e Valeria Romanelli (Assessore del Comune di Novi Velia), hanno sottoscritto e inviato a Governo e Istituzioni locali un documento di denuncia e di richiesta di intervento.

Del resto non si contano più, specialmente al sud strade e collegamenti del tutto disastrati o inesistenti, una situazione che un Paese che si ritiene locomotiva e parte importante dell’Europa non può tollerare.

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