«Sono stata una specie di buttafuori, nel dar vita al movimento "Io sud", ho espresso quel sentimento di amore per il territorio, per la terra e le tradizioni che è dentro ciascuno di noi, donne e uomini del Mezzogiorno». Adriana Poli Bortone, candidata presidente della Regione Puglia e presidente nazionale di "Io sud", ha salutato così le centinaia di aderenti e simpatizzanti che questa mattina a Bari hanno festeggiato il primo anno di vita del movimento.
«Qualcuno – ha detto Poli Bortone – parlava di noi come di un movimento nato dalla mia rabbia personale e immaginava che presto tutto si sarebbe spento: oggi possiamo dare la prova che chi pensava questo si sbagliava, perché "Io Sud" è un movimento determinato dalla rabbia collettiva di chi non si riconosce negli schemi imposti dal bipartitismo e pretende di essere protagonista delle scelte che riguardano il proprio territorio». «Ho scelto come slogan "Orgogliosamente terrona" – ha spiegato la senatrice – perché dagli anni Sessanta in poi qualcuno ci descriveva come sfaticati, svogliati: e invece non è così, qui c\’è tanto da fare purché ci siano governanti in grado di farci lavorare».
Parlando del governatore uscente, Poli Bortone ha detto che «dopo cinque anni di governo regionale non ci si può presentare agli elettori con qualche filastrocca, che è la conferma della mancata capacità di amministrare che ha caratterizzato l\’esperienza di Vendola». Una esperienza fallimentare – ha aggiunto Poli Bortone – che non è limitata a ciò che è successo nella sanità: «Giusto per essere chiari, io penso tutto il peggio che si possa pensare sulla sanità. Ma non ci si può limitare a questo, quando si parla di Regione. Vendola ha fallito sull\’agricoltura, per esempio, settore nel quale è mancata una reale politica di sostegno: non chiediamo assistenzialismo, ma una visione globale e una capacità di programmazione e di spesa delle risorse disponibili». «È vero – ha proseguito – il governo non ha ancora resi disponibili i fondi Fas, ma che cosa ha fatto la Regione per evitare che quei fondi andassero altrove? Quali idee strategiche ha messo in campo? Vendola ha dato al governo l\’alibi per ritardare l\’assegnazione delle risorse europee».
Adriana Poli Bortone non ha mancato poi di criticare le politiche regionali per la cultura: «Va riconosciuto il merito di aver stanziato risorse per i giovani, ma non si può non considerare che i "Principi attivi" diventano passivi se la cultura resta una cultura di parte, se non si apre a tutte le culture e si limita a favorire gli amici e gli amici degli amici».
Infine, un riferimento al primo confronto tv tra i candidati alla presidenza della Regione, che andrà in onda questa sera durante la trasmissione di Anna La Rosa, Telecamere mezzanotte: «La conduttrice ha chiesto a Vendola di recitare una delle sue filastrocche – ha raccontato Poli Bortone – Lui è rimasto imbarazzato e allora io l\’ho soccorso dicendo: "Nanna oh, nanna oh, questa Puglia a chi la do"».
Due note di colore. La prima è un fuoriprogramma durante lo spettacolo della Rimbamband, che ha animato la mattinata di festa: la senatrice, chiamata a sorpresa dal conduttore Antonio Stornaiuolo, è salita sul palco, si accomodata alle tastiere e ha suonato "When the Saints go marching in" accompagnata dal gruppo. La seconda: il taglio di una grande torta con il logo di "Io Sud" e una lunga candela azzurra. «Ogni volta che "Io Sud" si incontra – ha scherzato la senatrice con la "comunità umana" del suo movimento – fuori c\’è la neve o quasi: tanto freddo fuori, ma tanto caldo dentro, tanto calore tra noi».
All\’incontro, organizzato da Umberto Salinas, coordinatore per il programma elettorale e candidato al Consiglio regionale, hanno partecipato il presidente regionale, Rosario Polizzi, i presidenti provinciali e i responsabili regionali del movimento in Campania. In rappresentanza dell\’Udc era presente l\’on. Marcello Vernola.

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