Da tempo abbiamo ricevuto segnalazione dell’aumento di un fenomeno in costante espansione relativo al cosiddetto “business” degli oneri accessori delle spese di notifica e di visura dei verbali di accertamento di infrazioni al Codice della Strada, coinciso con la tristemente nota prassi delle multe a raffica con l’ausilio di società appaltatrici.
Un vero e proprio business, dunque, se si pensa che tra spese di notifica, spedizione, visure, stampa ed altri oneri per un verbale di 36,00 €uro si arrivano a richiedere fino ad ulteriori 60,00 €uro, e tutte a carico degli utenti della strada, in virtù delle prescrizioni di legge.
Spese accessorie di difficile interpretazione, anche perché nella gran parte dei casi non vengono riportate analiticamente tutte le voci, destando non pochi sospetti tra i cittadini multati.
Ciò che emerge con lampante evidenza dalla nostra analisi, è che i costi richiesti variano da Comando a Comando di Polizia Municipale, mentre i tariffari postali e quelli degli atti giudiziari sono fissati per l’intero territorio nazionale.
A tali prassi, a dir poco illegittime, ma senz’altro poco trasparenti dev’essere data immediata chiarezza anche perché a livello nazionale la normativa appare carente in virtù dell’assenza di direttive univoche che stabiliscano, quantomeno, un tetto massimo per gli oneri accessori.
Per questi motivi, il componente del Dipartimento Nazionale “Tutela del Consumatore”, Giovanni D’AGATA nella giornata odierna ha depositato presso la Procura della Repubblica di Lecce un esposto-denuncia, affinché sia verificata la sussistenza di eventuali reati e col precipuo scopo che sia restituita trasparenza e correttezza dell’agire amministrativo degli Enti Locali anche nella fase di notifica delle sanzioni amministrative.
L’on. Piefelice ZAZZERA, di IDV, intanto, sta provvedendo a depositare in Parlamento, una proposta di legge che obbligherà le P.A. ad un tetto massimo dei costi accessori.
Lecce, 16 settembre 2008      
                                        Il Componente del
                                                                          Dipartimento Tematico Nazionale
                                                                                “Tutela del Consumatore”
                                                                                     Giovanni D’AGATA

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