Aiutare le aziende del Sud a superare la crisi economica detassando per 5 anni il reddito d\’impresa. La proposta arriva dell\’ex ministro degli Esteri Massimo D\’Alema  che ieri ne ha parlato con il ministro dell\’Economia Giulio Tremonti, raccogliendo il sui interessamento e la sua disponibilità al confronto.

Un regime fiscale agevolato per le aziende che operano nel Meridione, ha precisato l\’esponente del Pd nel corso dell\’intervista a Istantanea su La7, dovrebbe tuttavia essere autorizzato dalla commissione europea. "Ieri – ha riferito D\’Alema – ho chiesto a Giulio Tremonti se non è il momento per l\’Italia di chiedere alla Commissione europea una detassazione straordinaria per le imprese che operano nel Mezzogiorno". La misura potrebbe "rilanciare lo sviluppo e difendere la struttura produttiva del Sud, che è più fragile e più esposta alle conseguenze della crisi economica internazionale".
"Noi, come maggiore partito dell\’opposizione, siamo molto preoccupati per come stanno andando le cose e per come il governo sta reagendo alla crisi". Per l\’ex ministro degli Esteri l\’azione dell\’esecutivo è stata finora "molto debole", mentre è urgente adottare misure che abbiano un impatto forte. La detassazione, secondo D\’Alema, è uno strumento efficace e il Pd è pronto a dare una mano. "Questa potrebbe essere un\’occasione per lavorare insieme, maggioranza e opposizione, in modo da ottenere da Bruxelles una misura straordinaria".
"Tremonti – ha sottolineato D\’Alema – mi è sembrato interessato e mi ha detto che se ne può discutere ma ha anche ricordato che l\’adozione di misure sul regime fiscale agevolato vanno autorizzate dalla commissione europea".
D\’Alema dal canto suo apre invece alla proposta di Giulio Tremonti: \’\’Ha parlato di una banca per il Sud, ancora non si capisce bene cosa sia, ma siamo interessati e siamo pronti a discuterne. Il governo apra un tavolo di confronto e arrivare a un\’iniziativa positiva e non dannosa".
"La realtà del Mezzogiorno è la più preoccupante, perché – sottoline l\’ex numero due del governo Prodi – la struttura delle imprese è molto più fragile rispetto al Nord e molto più esposta alla crisi". Per questo la Banca del Sud potrebbe essere uno strumento efficace a patto che, ha osservato D\’Alema, "non danneggi gli altri istituti di credito del Mezzogiorno e non sia un ritorno all\’intermediazione politica del credito. Il Paese ha già conosciuto questa stagione che non è stata certo positiva e non vedo proprio la necessità di un ritorno al passato".
Parlando poi del Pd, Massimo D\’Alema promuove i primi passi di Dario Franceschini. "Abbiamo vissuto un momento di difficoltà dal quale siamo usciti con una generosa assunzione di responsabilità di Walter Veltroni, che ha favorito un processo di cambiamento\’\’.
"Non parlo volentieri del Pd – ha continuato l\’ex ministro degli Esteri – perché, ogni volta che mi capita di farlo, piovono le critiche e le polemiche". Tuttavia D\’Alema ha incoraggiato il nuovo segretario. \’\’Mi sembra che si stia muovendo bene e che anche i nuovi organismi dirigenti stiano lavorando in modo positivo. La mia impressione – ha concluso – è che in questo momento il Pd sia più unito e più concordemente impegnato nel rilancio del progetto".
(fonte Adnkronos – Capitanata.it)

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