Se qualcuno, specialmente nel centrosinistra, poteva pensare che l\’elettorato in Italia non fosse libero, ancora una volta è stato smentito dai risultati che, in fondo hanno smentito tutti. Il primo ad essere smentito è stato il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che si aspettava uno sfondamento della soglia del 40% e invece si è fermato al 35,2% che indica sicuramente una conferma del suo partito dopo un anno di Governo, ma non un plebiscito. Franceschini, forse, tira un sospiro di sollievo perchè non scende sotto il 25%, ma si ferma al 26,2% che significa 5 punti in meno rispetto all\’anno scorso e 6 punti in meno rispetto alle scorse europee.

Chi farà sudare freddo il Cavaliere sarà Bossi e la sua Lega che è arrivato al 10,3% e che adesso farà ancora di più valere il suo peso elettorale cercando ancora di radicalizzare le scelte e l\’azione di Governo.

L\’Italia dei Valori raddoppia quasi i suoi voti arrivando al 8% e diventando un interlocutore imprescindibile per chi vuole costruire un\’alternativa al Cavaliere.

Sicuramente vincente, anche se fuori al momento dalle varie dinamiche degli schieramenti possibili, ha avuto un buon successo anche Casini con la sua UDC arrivando al 6,5%.

Tutti gli altri non arrivano alla soglia necessaria del 4%. Parliamo dei Comunisti con il 3,4%, Sinistra e Libertà al 3,1%, la lista Bonino-Pannella al 2,4%, la Destra, MPA, Alleanza di Centro si fermano al 2,2%.

In Europa forte avanzata del Partito Popolare Europeo, arretramento dei Socialisti, forte affermazione in Francia dei Verdi.

Adesso c\’è attesa per il pomeriggio per lo spoglio delle amministrative. Lì forse si capirà veramente chi ha vinto e chi ha perso.

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