L\’ Ilva di Taranto; Centinaia di morti, di infortuni , di malattie dovute a cause inerenti il lavoro in fabbrica, più di mille capi di bestiame abbattuto perché intossicato dalla diossina e chissà quanti ettari di terreno inquinato sono un prezzo troppo alto da pagare per una qualsiasi comunità .
E\’ ora di porre un freno allo scempio ecologico che ci circonda, non si può pensare di accettare tutto per il sol fatto che produce "lavoro".
L\’ambiendalismo e la politica dei bisogni aprono inevitabilmente un dibattito fondamentale nella trasformazione della società. Oggi si aprire una frattura nell\’attuale sistema di sviluppo e di produzione che cozza frontalmente con l\’uomo e l\’ambiente. Ambientalismo è quindi un nuovo modello di sviluppo, che pone in primo luogo l\’uomo e \’ambiente e non il profitto a tutti i costi. Sarebbe ora giunto il momento che tutti gli imprenditori , che si sono adagiati su politiche poco rispettose dell\’ambiente , si facciano carico di risanare i danni sino ad oggi arrecati nei territori.
Come casa della Sinistra di Foggia, esprimiamo la nostra solidarietà all\’Governatore della Puglia per il coraggioso disegno di legge sulla tutela della salute e dell\’ambiente, che stabilisce il termine di 60 giorni per adeguare gli impianti alla normativa Europea e il termine del 31 dicembre 2010 affinché l\’ILVA porti le emissioni inquinanti allo 0,4.
Come Casa della Sinistra di Foggia , incitiamo il Presidente Vendola a proseguire sulla strada intrapresa, al fine di tutelare il benecomune.

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