“Non mi viene la parola… ma noi conosciamo davvero la parola?”. A chiederselo è il giornalista professionista Tony Di Corcia, ospite venerdì 19 febbraio del quinto appuntamento del laboratorio Non mi viene la parola, ideato e promosso dal Centro di Lettura GlobeGlotter di Trinitapoli.
Nato a Foggia nel 1975, Tony Di Corcia ha iniziato precocemente la sua attività giornalistica collaborando, già dall’età di 15 anni, con emittenti televisive e testate locali e curando anche una trasmissione di moda intitolata Angoli. Nel 2001 ha organizzato la mostra Luciano Soprani: percorsi di stile dedicata al noto stilista italiano e, negli anni, si è occupato di moda anche per la redazione pugliese del quotidiano La Repubblica e per il Corriere del Mezzogiorno, allegato del Corriere della Sera.
A lui, attualmente direttore del free press magazine Viveur e vicecaporedattore dell\’emittente televisiva TeleRadioErre, sarà affidato il compito di ‘vestire i panni’ della storia di Rosa Parks tratta da Il Quaderno di Jose Saramago.
“La lettura, l\’analisi e l\’interpretazione di un testo, dovrebbero essere sempre precedute da un\’ulteriore operazione, preziosa e fondamentale: l\’analisi della parola”, afferma Tony Di Corcia che aggiunge “Molto spesso, una singola parola nasconde significati segreti, impercettibili, nascosti, che sanno diventare una chiave di volta. La famosa chiave di lettura?”.
Lo scopriranno i venti passeggeri che affronteranno insieme al giornalista il viaggio di Non mi viene la parola, al Centro di Lettura GlobeGlotter (in via Staffa 4, a Trinitapoli), a partire dalle 18:30.
Per ulteriori dettagli su Non mi viene la parola visitare il sito www.globeglotter.it o rivolgersi a Rosa Tarantino, Centro di Lettura GlobeGlotter, tel. 0883634071, cell. 3401206412, e-mail libriamo..
Si ricorda che dopo l’appuntamento del 19 febbraio il laboratorio proseguirà martedì 23 con l’avvocato Francesco di Biase, giovedì 25 con l’attore drammatico Ippolito Chiarello e l’attore comico Francesco Tammacco, per concludersi venerdì26 con il vignettista Paolo Porta.