Il percorso per l’ottenimento della certificazione ha fatto da volano al lancio
di un’offerta formativa e di tool digitali ideati per guidare le aziende nel percorso
di adeguamento alla normativa italiana ed europea sulla parità di genere, prepararsi agli audit e consolidare la propria immagine aziendale.  
In un momento storico in cui sempre più imprese italiane puntano a misurare e promuovere i propri ideali di sostenibilità, uguaglianza e trasparenza, Lefebvre Giuffrè – leader in Italia nell’offerta di soluzioni editoriali, tradizionali e digitali, per i settori legale, fiscale, del lavoro e delle aziende, parte del gruppo europeo Lefebvre – ha ottenuto la Certificazione per la Parità di Genere UNI/PdR 125:2022, riconoscimento rilasciato alle aziende che dimostrano un impegno concreto e continuativo verso l’equità, l’inclusione e il superamento del gender gap.

 

Una certificazione che non è solo formale: richiede l’adozione di KPI, policy strutturate, cultura interna e processi HR trasparenti, con monitoraggi annuali e validità triennale. Un vero e proprio cambio di paradigma.

 

Il processo di certificazione ha visto coinvolte tutte le funzioni aziendali, non solo l’area HR, in un percorso strutturato e personalizzato. Tra le azioni chiave: l’adozione di una policy per l’estensione dei congedi parentali, lo sviluppo di nuovi processi HR orientati all’equità, le attività formative per tutta la popolazione aziendale e il coinvolgimento diretto del management e della governance.

 

L’azienda è composta oggi per il 57% da donne, con un’attenzione particolare all’empowerment femminile in ogni area aziendale.

 

Abbiamo intrapreso questo percorso a novembre 2024 e lo abbiamo completato in meno di un anno, anche se le fondamenta di questa conquista risiedono in un’attenzione quotidiana e diffusa al tema, radicata nella nostra cultura aziendale”, dichiara Francesca Bertin, Human Capital Manager di Lefebvre Giuffrè. “Quello che ci ha permesso di raggiungere la certificazione non è solo l’adozione di nuovi strumenti o policy, ma soprattutto il coinvolgimento autentico delle nostre persone, in un processo che ha messo al centro valori, consapevolezza e responsabilità condivisa. La parità non è un traguardo, ma una direzione strategica. Significa costruire un’organizzazione più sostenibile, più giusta e, in ultima analisi, anche più competitiva. Il nostro impegno continua in questa direzione, con la consapevolezza che ogni cambiamento autentico parte dalle persone, dai comportamenti quotidiani e dalla leadership.”

 

Oltre alla dimensione valoriale, il percorso verso la certificazione per la parità di genere ha infatti portato anche ad una serie di benefici concreti quali una maggiore attrattività sul mercato del lavoro, un rafforzamento dell’employer branding e la capacità di trattenere i talenti in un contesto di crescente mobilità professionale.

 

Lefebvre Giuffrè ha sviluppato un’offerta dedicata ad accompagnare le aziende nel percorso verso la certificazione, monitorare i progressi e identificare aree di miglioramento guidando passo dopo passo il processo verso l’ottenimento della certificazione.

 

Dal 13 novembre, infatti, prenderà il via un nuovo corso di formazione interamente dedicato alla Certificazione di Parità di Genere firmato Lefebvre Giuffrè proprio per accompagnare le aziende nella comprensione del quadro normativo, nella gestione delle pratiche organizzative e nell’applicazione concreta degli strumenti necessari a ottenere il riconoscimento, che rappresenta non solo un obbligo normativo, ma anche una leva strategica di crescita, innovazione ed employer branding.

 

Parallelamente, il tool digitale Compliance Certificazione Parità di Genere è progettato per guidare le figure aziendali coinvolte attraverso il processo di certificazione UNI PDR 125 fornendo gli strumenti essenziali per misurare, valutare e comunicare le performance con KPI specifici, ottimizzare la gestione della documentazione e dei task necessari ad ottenere la certificazione.
Un percorso che renderà efficienti i processi interni e posizionerà le aziende virtuose come leader in un futuro del lavoro più equo.