Presto sarà possibile provare un vestito direttamente su un e-commerce, oppure verificare i progressi di riabilitazioni e diete inviando al dottore una scansione a 360° di se stessi, tanto quanto entrare in prima persona in un videogame con la fedele rappresentazione del proprio corpo o anche condividere sui social l’esatta riproduzione di sé che sfila in passerella. Il futuro è già in arrivo, e per approfittarne basterà scaricare un’applicazione e attivare il nostro avatar personale. È una rivoluzione che si manifesta sulla scia del boom dei mercati delle nuove tecnologie come quello della realtà aumentata, che secondo recenti stime Nasdaq raggiungerà 70 miliardi di dollari entro il 2023, e che con l’implementazione dell’intelligenza artificiale varrà 190 miliardi nel 2025. Settori in cui l’Italia può vantare da oggi una delle startup più avanzate e visionarie a livello internazionale: IGOODI (www.igoodi.eu), Value-Building company con uffici a Milano e Genova, che fondendo design e tecnologie innovative ha dato il via al progetto “The Digital You” per dare a chiunque la possibilità di ottenere il proprio avatar 3D, cioè un altro “se stesso” completamente virtuale e uguale in tutto e per tutto all’originale fisico, offrendo una perfetta integrazione della figura umana con l’universo dei nuovi servizi digitali. Forte del suo know how e d’importanti collaborazioni a fini di ricerca con enti come Politecnico di Milano e Università degli Studi di Verona, IGOODI rappresenta di fatto l’unica realtà italiana a possedere una vision multisettoriale per quanto concerne l’applicazione pratica dell’avatar nella vita di tutti i giorni: sono infatti diversi i settori che secondo la Company possono avvantaggiarsi di questa nuova tecnologia.

 

“Guardiamo il mondo dalla prospettiva di un nuovo umanesimo digitale, disegnato a misura degli uomini e delle donne di oggi, che si annuncia già dal nome IGOODI, dove il potenziale positivo (GOOD) crea un ponte fra l’IO reale (I) e l’IO digitale (I) – spiega Billy Berlusconi, CEO di IGOODI – Un ponte che abbiamo costruito e ottenuto dopo anni di ricerca, investimenti, collaborazioni con importanti università e round di finanziamenti e che oggi ci rende orgogliosi di poter offrire a tutte le aziende e agli enti che guardano al futuro una piattaforma in grado d’integrare l’avatar, ovvero l’io digitale degli utenti, con l’universo dei servizi digitali, sempre più importanti per la nostra vita e per il business. Disponendo del proprio avatar infatti le persone potranno beneficiare di servizi digitali customizzati, attualmente in fase di sviluppo e disponibili per il mercato B2B, in una modalità completamente nuova e più ingaggiante rispetto al passato. Ma non basta, vogliamo continuare a innovare e a crescere: per il futuro infatti ci siamo prefissati d’incrementare gli investimenti nell’implementazione tecnologica e l’introduzione dell’intelligenza artificiale, al fine di mettere a disposizione di aziende, università, istituti medici, istituti di ricerca e associazioni le potenzialità degli avatar per incentivare la ricerca anche a scopo sociale”.

Per ottenere questo importante risultato il team di IGOODI ha investito in anni di sviluppo, progettando, brevettando e realizzando The Gate, un’innovativa cabina di scansione automatizzata dal design avveniristico e caratterizzata da una tecnologia tra le più avanzate del settore: un vero e proprio ponte verso il futuro. Al suo interno infatti sono state installate decine di fotocamere ad alta risoluzione che, attraverso l’impiego dei più recenti software di fotogrammetria, tecnica di rilevazione visiva rapidissima ed estremamente accurata, permettono di eseguire la scansione completa a 360° della persona in pochi secondi e con la massima precisione, fornendo un output sorprendentemente identico all’originale. Una rivoluzione che passa ovviamente anche attraverso gli smartphone: il progetto “The Digital You” include infatti una piattaforma tecnologica e un’applicazione mobile per la gestione dell’avatar da parte dell’utente, già disponibile sui rispettivi store per sistemi iOS e Android.

 

Ma come verranno utilizzati concretamente gli avatar e in quali settori? Sono davvero numerosi e saranno in costante evoluzione nei prossimi anni i campi applicativi in cui gli avatar prenderanno il sopravvento: dal fashion agli e-commerce, dal wellness al medicale, dai social agli e-sport, centinaia di grandi aziende e PMI potranno beneficiare di queste risorse rivoluzionarie per lo sviluppo dei propri servizi dedicati e del proprio business, coinvolgendo in maniera sempre più appassionante e personalizzata migliaia di utilizzatori finali. Basti pensare al settore della moda e agli store online: grazie alle millimetriche misure morfologiche dell’utente, rilevate durante la scansione, si genera la possibilità di acquistare capi di abbigliamento sul web con la certezza della taglia esatta, riducendo in questo modo il problema dei resi, o provare direttamente sull’avatar abiti e accessori generati in 3D: un’innovazione che rivoluzionerà anche il mondo dei casting per le sfilate, integrando la versione digitale di modelle e modelli che ne certifichino aspetto e misure. Lo stesso discorso vale per social network, dove le aziende avranno la possibilità di aumentare l’engagement stimolando gli utenti a partecipare a iniziative espressamente studiate per i loro avatar. Anche nel mondo dei videogame, i semplici appassionati tanto quanto i professionisti degli e-sport potranno entrare in prima persona nel vivo dei loro giochi preferiti attraverso il download del proprio avatar.

 

Anche il settore wellness verrà rivoluzionato dagli avatar: ad esempio presto sarà possibile verificare i progressi legati alla propria forma fisica e visualizzare in 3D i risultati degli allenamenti attraverso il confronto di scansioni periodiche corredate dalle misure corporee, mentre le informazioni connesse all’avatar potranno essere messe a disposizione di personal trainer, fisioterapisti e nutrizionisti per programmare il percorso di miglioramento dello stato fisico di clienti e pazienti. Nel settore sanitario, e in particolare nel campo ortopedico, l’avatar e la scansione del corpo rendono possibile la stampa di tutori 3D perfettamente coerenti con le misure fisiche del paziente. In dermatologia invece si generano importanti possibilità diagnostiche, ad esempio per la mappatura dei nei. Infine, in tema di riabilitazione motoria, mostrare al paziente un altro “se stesso digitale” compiere correttamente un determinato movimento può stimolare positivamente i suoi neuroni specchio facilitando così il cervello nell’apprendimento del movimento stesso. Sono solo alcuni esempi, in generale il futuro della avatar technology muove oggi i primi passi ma gli si prospetta una lunga vita con sempre più numerose applicazioni in campi diversi: è proprio la figura umana con la sua straordinaria unicità a consentire tutto questo.