collinejonicheceramicheA partire da lunedì prossimo, 7 settembre, e per l’intera settimana di esposizione ed eventi voluti dal GAL Colline Joniche, il mondo incontrerà a Milano nell’ambito dell’ Expo 2015, l’arte millenaria legata al culto della Terra e della sua trasformazione.

Così mentre l’Esposizione Universale si fa contenitore di visibilità internazionale per le politiche legate al tema della nutrizione, il GAL Colline Joniche decide di rappresentare il tema dell’Expo 2015 con la ricetta antica della creta forgiata per la ceramica d’uso. Una mescola di ingrediente che rimarca la connessione stretta tra la materia viva e i rituali della preparazione.

La proposta sarà contenuta all’interno del mese Expo di tutti i 25 GAL Pugliesi che suddivisi per gruppi saranno promotori dal 7 settembre al 4 ottobre del progetto “Puglia rurale: la Puglia sposa il mondo”.

In esposizione nel padiglione di Alessandro Rosso Group (ingresso Roserio), oltre ai sapori, la cultura e le tradizioni, a fare da porta bandiera dell’artigianato tipico pugliese,, ci sarà proprio la Ceramica di Grottaglie con una mostra destinata a scandire i tempi della storia nello scenario che ha portato all’evoluzione delle tecniche umane per la produzione di cibo.

Una evoluzione impossibile senza la ceramica e gli strumenti per la cottura, la miscela, il travaso e la conservazione degli alimenti.

51 pezzi assolutamente straordinari che grazie al Consorzio dei Ceramisti di Grottaglie dal 7 al 13 settembre accoglieranno turisti e visitatori di tutto il mondo, nello spazio espositivo dei 25 GAL Pugliesi, narrando della terra in cui creta, acqua e colore si trasformano in arte in tavola quotidiana.

Il lavoro dei nostri artigiani – spiega Antonio Prota, presidente del GAL Colline Joniche – rappresenta la migliore espressione artistica e culturale da presentare in questa vetrina internazionale. L’artigianato d’uso di Grottaglie è infatti in piena sintonia con le tematiche dell’Esposizione Universale e con i temi a noi cari della salute e sicurezza alimentare.

L’esposizione traccerà il percorso della storia della ceramica d’uso forgiata a Grottaglie, partendo dai 21 manufatti che datati 1800 ripropongono uno spaccato della produzione tipica di quell’epoca: “u mutu” (l’imbuto con filtro per i travasi d’olio e vino), lo “srulu a segreto” (brocca da vino con sistema di vasi comunicanti che consentiva di bere solo a chi scopriva la combinazione di fori da otturare – ndr), lo “scola maccarruni” (scola pasta), le “vozze a segreto” o a “zampillo”, le “vozze a pesce”.

Esemplari questi provenienti dalla Collezione di Bottega Vestita e ordinati nel tematismo “Cibarsi – Ceramiche da mensa”, destinati a suscitare meraviglia e curiosità.

L’altra parte dell’esposizione è la summa della migliore produzione ceramica d’uso proveniente da 15 botteghe ceramiche tra le più importanti del territorio. In questa parte della mostra la ceramica di Grottaglie si fa statuaria e più imponente con l’installazione di capasoni da vino, pitali da olio e l’esposizione dell’artigianato tipico.

Il GAL che convoglia al suo interno gli 11 comuni dell’arco jonico (Grottaglie, Carosino, Faggiano, Crispiano, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Jonico e Statte) si presenta anche così, all’Esposizione Universale con un progetto di cooperazione che prova a promuovere Itinerari

transnazionali eno-gastronomici (T.E.I.net) attraverso modelli culturali che mettano in risalto il made in Italy e il già collaudato modello di sviluppo turistico sostenibile della Green Road.

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