La micro e nano elettronica, le biotecnologie e il settore agroalimentare sono tra le eccellenze siciliane riconosciute a livello nazionale e internazionale nell’ambito dell’innovazione. In previsione della nuova stagione dei Fondi strutturali europei, la Regione Siciliana si prepara dunque alla definizione della strategia più coerente per la programmazione 2014-2020, così da migliorare e rafforzare il tessuto imprenditoriale esistente e creare nuove opportunità.

Al fine di stabilire le reali priorità da rispettare e di pianificare la gestione dei finanziamenti seguendo le esigenze del territorio, il Dipartimento Programmazione della Regione sta promuovendo un “percorso di ascolto”, di confronto con gli attori sociali coinvolti: imprese, università, centri di ricerca, operatori finanziari. Una tappa di questo percorso si è svolta stamattina – 13 giugno – a Catania nella sede del Parco Scientifico e Tecnologico (Pst) della Sicilia. «L’Europa ci chiede di costruire un ambiente sociale, culturale e normativo favorevole alla promozione dell’innovazione – ha affermato il dirigente del Dipartimento Emanuele Villa – seppur rilevante, il soggetto pubblico da solo non può garantire tutto il sostegno che occorre, pertanto si rende necessaria la sperimentazione di nuove forme di sostegno all’innovazione. Abbiamo scelto quindi di fotografare il quadro attuale della Sicilia grazie al dialogo fitto e diretto con le imprese, che rappresentano la domanda di finanziamento, e con gli operatori del credito, che raffigurano invece la parte dell’offerta».

L’incontro – coordinato dall’esperto di finanza innovativa Andrea Di Anselmo – ha visto dunque da un lato la partecipazione di imprese innovative emergenti e di start up in cerca di investitori, dall’altro il contributo di istituti di credito, “business angels”, e investitori istituzionali.

Un esempio di mediatore fra le due realtà è il Pst Sicilia, che dal proprio canto, ha sottolineato il suo presidente Marco Romano «è al momento impegnato in progetti nell’ambito delle plastiche di ultima generazione, della cura della “tristeza” che colpisce gli agrumi, dell’agroindustria e della chimica verde, e ancora dell’energia da fonti rinnovabili, sempre in una logica di selezione delle iniziative che rappresentano nel nostro territorio vera opportunità di sviluppo e di attrazione di investimenti».

Nello campo specifico del virus della “tristeza” oggi – 14 giugno – alle 16, sempre nella propria sede, il Parco promuove un incontro nell’ambito del progetto di ricerca “Genomica funzionale, miglioramento genetico ed innovazione per la valorizzazione dei prodotti della filiera agrumicola”. Interverranno i docenti Mariano Cambra e Maria M. Lopez dell’Instituto Valenciano de Investigaciones Agrarias, di Valencia in Spagna.

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