Fra le ragioni principali per cui i datori di lavoro considerano ormai fondamentali fattori come l’ambiente, la società e la governance vi sono la possibilità di ottenere risultati più efficaci (44%) e la social responsibility (40%). Il trend coinvolge anche l’Europa e l’Italia, che segue l’andamento, si sta rivolgendo al modello d’Industria 5.0. Molte le imprese italiane che stanno realizzando iniziative strutturate, tra queste anche Gruppo Finservice S.p.A. “Il successo di un’azienda non si misura grazie ai semplici risultati finanziari, bensì dalla capacità di considerare i fattori ESG alla base dell’investimento”, afferma Guido Rovesta, presidente del Gruppo

L’investitore è colui che crede in un domani migliore”: con queste parole l’imprenditore statunitense Benjamin Graham definisce un concetto che, mai come in questo periodo, viene accostato al mondo ESG e coinvolge i leader di tutto il globo. Le prime conferme in merito giungono da Bloomberg, secondo cui l’80% dei capi d’impresa non prende decisioni in termini d’investimenti senza considerare i fattori legati all’ambiente, alla società e alla governance. I motivi dietro a questa tipologia di ragionamento? In primis la possibilità d’ottenere risultati più efficaci (44%) e la social responsibility (40%). Il trend coinvolge anche l’Europa, in particolare in l’Italia il 59% delle organizzazioni ha un comitato ESG, ovvero un team interno all’azienda che svolge funzioni propositive e consultive nei confronti del Consiglio di Amministrazione in materia di sostenibilità ed innovazione. Tante le aziende coinvolte e, allo stesso tempo, anche il mondo finanziario, grazie alle iniziative intraprese da realtà proprio come Gruppo Finservice S.p.A., organizzazione di spicco nel mondo della finanza agevolata. Il Gruppo, grazie ad una visione e un approccio strategico proiettato verso il futuro e forte del contributo e delle conoscenze acquisite dalla collaborazione con oltre 25.000 aziende, scende quotidianamente in campo a supporto delle PMI avvicinandole al mondo ESG e aiutandole così ad attuare operazioni mirate ed efficaci a supporto dei loro dipendenti e dell’ambiente circostante con un occhio di riguardo all’innovazione.

Il Gruppo, inoltre, punta ad una collaborazione sempre più stretta tra l’uomo, e dunque creatività e competenze, e le tecnologie più avanzate. “L’Industria 5.0 segna un’epoca di trasformazione radicale, unendo la centralità dell’essere umano alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica – afferma Guido Rovesta, presidente di Gruppo Finservice S.p.A. – La nostra azienda da sempre si pone l’obiettivo di guardare oltre e, per questo motivo, s’affianca alle imprese italiane da oltre 20 anni per accelerarne la crescita, attraverso un metodo di lavoro a più fasi utile a valorizzare al meglio le loro caratteristiche di sostenibilità per posizionarsi in modo distintivo e più competitivo verso il mercato e gli investitori”.

La sostenibilità è pensata come un percorso innovativo durante il quale l’azienda viene seguita da un team di esperti di Gruppo Finservice che, dopo un’iniziale analisi delle priorità e valutazione della situazione di partenza, individuano le migliori azioni e forniscono tutti gli strumenti utili al raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla singola impresa. Un metodo di lavoro messo a punto in anni di collaborazione con aziende di molteplici settori, dove l’ascolto e la condivisione di bisogni e soluzioni rivolte al futuro hanno contribuito a rendere sostenibilità ed ESG asset strategici del Gruppo. Partendo dall’assoluta certezza che le attività in abito ESG, non siano un elemento “accessorio” ma alla base del successo imprenditoriale.