Anche nel 2020 il Gruppo H2biz guidato da Luigi De Falco si conferma il primo intermediario di export sulla Belt Road, nonostante l’emergenza Covid. Oltre 239 milioni di euro di prodotti e servizi italiani esportati attraverso le Reti H2biz negli ultimi 12 mesi nei paesi che costituiscono la cintura della Via della Seta, in flessione del 14% rispetto al 2019.
 
Il dato è ancora più significativo se rapportato al fatto che le aziende che esportano attraverso H2biz sono piccole e medie con fatturati compresi tra 3 e 50 milioni di euro e che è il risultato è stato prodotto in un anno di pandemia mondiale. Il volume esportato è, quindi, composto da migliaia di piccole operazioni in tutti i settori merceologici. Insomma, la Via della Seta non è solo un affare per i colossi, anche le pmi possono dire la loro e trovare margini di mercato.
 
Il ruolo di H2biz come garante delle transazioni e il suo posizionamento da HUB sui mercati internazionali (Medio Oriente, Sud America, Asia) hanno facilitato gli scambi tra i compratori cinesi, sempre più interessati a prodotti e servizi di alta gamma, e gli imprenditori italiani, che non si sono lasciati sfuggire l’occasione di aprire nuovi mercati, data la quasi totale assenza di domanda interna.
 
Nel dettaglio dei prodotti e servizi preferiti dai buyer della Via Seta al primo posto troviamo Moda e Tessile, seguiti dalla Meccatronica (vera eccellenza del Made in Italy), Arredamento e design, Food, Industria pesante e da una sorprendente quota (17%) di servizi alle imprese (servizi legali, fiscali e di consulenza a supporto di operazioni industriali e servizi di marketing).