euro_960_720Ancora una flessione per i protesti elevati nella provincia di Lecce. In un anno sono diminuiti in valore del 34% per un importo complessivo pari a 14,3 milioni di euro contro i 21,7 mln dell’anno precedente, mentre il numero dei titoli insoluti è diminuito del 27% attestandosi a 13.519 titoli contro i 18.455 dell’anno prima. La diminuzione ha riguardato tutte le tipologie di effetti: assegni, cambiali e tratte. Le cambiali, che rappresentano, per valore, quasi il 74% del totale dei titoli protestati (e il 91% per numero), sono diminuite del 34,3% e del 26,6% per numero. In termini assoluti nell’anno 2016 sono state firmate 12.294 pagherò contro i 16.746 dello scorso anno, per una somma complessiva di 10,5 mln di euro contro i 16 mln del 2015. Il valore medio è di 859 euro contro i 960 del 2015 (-10,6%). Andamento analogo per gli assegni a vuoto, diminuiti del 36% per valore e del 22% per numero. Nel corso del 2016 sono stati 941 gli assegni protestati, per un importo di 3,3 mln di euro, mentre nel 2015 sono stati 1.211 per complessivi 5,1 milioni di euro; gli assegni protestati rappresentano appena il 7% del numero dei titoli, il cui valore però copre il 23% del totale complessivo. Anche il valore medio degli assegni è diminuito, attestandosi a 3.516 euro (-17%) contro i 4.255 del 2015.

Diminuiscono anche le tratte sia accettate che non accettate, strumento di pagamento del tutto marginale: le prime sono appena 38 titoli (27%) per un valore di circa 32mila euro (-42%), mentre le seconde sono 246 (-45%) per un valore di 426mila euro (-11,6%).

I dati che emergono dagli archivi dei protesti evidenziano una forte riduzione dei mancati pagamenti e indicano, tra l’altro, che le aziende italiane sono più rapide nel liquidare le fatture dei propri fornitori con ritardi e protesti ai minimi – sottolinea Alfredo Prete, Presidente dell’Ente camerale – La riduzione ha riguardato tutti i settori e tutte le aree del Paese, sia pure in misura differente; rimangono, infatti, marcate differenze settoriali e territoriali.  Il largo consumo, con l’1,1% delle imprese protestate è il settore che evidenzia la situazione di maggiore criticità. Viceversa, servizi finanziari, società immobiliari, chimica e meccanica sono i comparti con gli indici migliori.

Dal punto di vista geografico, poi, le statistiche sui protesti confermano il quadro di un Paese spaccato a metà, con situazioni critiche nelle regioni del Centro-Sud (in particolare Calabria, Sicilia e Campania) e abitudini più virtuose nel Nord (soprattutto Trentino Alto Adige, Veneto e Piemonte).

Il fenomeno, quindi, rifletterebbe, da un lato, miglioramenti nella situazione di liquidità delle imprese e, dall’altro, un minore utilizzo di assegni e altri titoli di pagamento protestabili.”

L’analisi dei protesti degli ultimi sette anni nella provincia di Lecce evidenzia un trend discendente, interrotto solo dalla crescita del 2012 sia nel numero che nel valore. Rispetto al 2010 l’ammontare complessivo dei protesti nel Salento è diminuito di circa 33 mln di euro, passando da 47 mln agli attuali 14,3 (il 69% in meno) ed il numero si è ridotto del 54%, passando da 29.449 (2010) a 13.519 (2016). La riduzione più evidente si è registrata per gli assegni, sia nel numero (-72%) che nel valore (-80%); gli assegni protestati nel 2010 sono stati, infatti, 3.423 per una somma globale di 16,8 mln, nel 2016, invece, sono stati appena 941 titoli per un valore di 3,3 mln di euro. Le cambiali hanno registrato dal 2010 al 2016 una flessione del 51% nel numero (da 25.037 a 12.294) e del 63,7% nel valore (da 29 a 10,5 mln).

Tab. 1 – Protesti levati nella provincia di Lecce per tipologia di titolo – anni 2010-2016

Anni

ASSEGNI

CAMBIALI

TRATTE NON ACCETTATE

TRATTE ACCETTATE

TOTALE

N. Effetti

Importo Effetti

N. Effetti

Importo Effetti

N. Effetti

Importo Effetti

N. Effetti

Importo Effetti

N.Effetti

Importo Effetti

2010

3.423

16.886.427,80

25.037

29.159.177,31

851

1.113.659,73

138

124.995,33

29.449

47.284.260,17

2011

3.353

17.815.342,42

24.836

28.180.271,39

728

1.173.758,91

80

67.646,05

28.997

47.237.018,77

2012

3.094

20.269.337,11

26.411

30.818.481,55

748

1.110.373,89

97

127.660,31

30.350

52.325.852,86

2013

2.417

11.360.538,32

23.275

29.453.749,90

573

580.943,70

156

868.665,36

26.421

42.263.897,28

2014

1.430

7.376.162,36

19.190

19.544.569,00

547

571.738,91

50

89.952,20

21.217

27.582.422,47

2015

1.211

5.152.787,33

16.746

16.086.253,83

446

482.037,14

52

55.500,81

18.455

21.776.579,11

2016

941

3.309.390,65

12.294

10.563.697,42

246

426.187,10

38

31.948,14

13.519

14.331.223,31

Fonte: Camera di Commercio di Lecce – Registro informatico dei protesti – elaborazioni Ufficio Statistica e Studi

Nel 2016 i 3/4 dei titoli protestati è di importo uguale o inferiore a 1.000 euro; tali titoli coprono il 29,4% del valore complessivo dei protesti. Sono soprattutto le cambiali ad avere un taglio inferiore ai 1.000 euro; l’80,4% dei pagherò protestati, infatti, non supera tale soglia, coprendo un valore di poco più del 37% dell’importo totale delle cambiali. Il numero degli assegni protestati inferiore ai 1.000 euro rappresenta il 29,6% di tali titoli e copre appena il 5% del valore complessivo degli assegni non andati a buon fine. Un numero esiguo di assegni – appena 150 – con taglio compreso tra i 5001 e i 100.000 euro copre l’importo di 1,8 milioni di euro, pari al 57% del valore di tutti gli assegni protestati.

Tab. 2 – Protesti levati nella provincia di Lecce per fascia di importo e tipologia di titoli – anno 2016

Fascia di importo

Assegni

Cambiali

Tratte non accettate

Tratte accettate

Totale complessivo

N. effetti

Importo

N. effetti

Importo

N. effetti

Importo

N. effetti

Importo

N. effetti

Importo

da 0 a 150

10

1.032,50

2779

268.170,38

8

916,20

3

350,00

2800

270.469,08

da 150,01 a 300

39

9.540,04

2130

495.044,88

27

6.193,89

25

6.002,78

2221

516.781,59

da 300,01 a 500

72

30.731,97

2047

860.280,12

52

21.399,30

 

 

2171

912.411,39

da 500,01 a 1.000

158

124.596,38

2931

2.334.657,06

60

46.854,37

3

2.482,11

3152

2.508.589,92

da 1000,01 a 1.500

123

159.178,11

930

1.111.309,48

30

38.183,78

 

 

1083

1.308.671,37

da 1.500,01 a 2.500

168

336.231,86

809

1.632.098,86

36

75.672,97

1

2.346,00

1014

2.046.349,69

da 2.500,01 a 5.000

221

781.078,69

460

1.602.102,99

20

84.630,49

6

20.767,25

707

2.488.579,42

da 5.000,01 a 100.000

150

1.867.001,10

208

2.260.033,65

13

152.336,10

 

 

371

4.279.370,85

Totale

941

3.309.390,65

12294

10.563.697,42

246

426.187,10

38

31.948,14

13519

14.331.223,31

Fonte: Camera di Commercio di Lecce – Registro informatico dei protesti – elaborazioni Ufficio Statistica e Studi

Il confronto territoriale dei dati evidenzia come i protesti siano diminuiti complessivamente anche nelle altre province pugliesi, oltre che a livello nazionale, soprattutto nella provincia di Taranto che, nel corso del 2016, annovera 7.955 titoli non onorati (-23,7%) per un valore complessivo di 7,6 mln di euro (-35,3%), segue Lecce con 14,3 mln (-34,2%) spalmati su 13.519 titoli (-26,7%), la seconda provincia pugliese, dopo Bari, in cui si registra il maggior numero dei protesti. Anche nel capoluogo di regione i protesti hanno registrato una flessione pari al 28%, con 18.638 protesti e un valore di 34 milioni, Brindisi e Foggia registrano entrambe all’incirca lo stesso numero di protesti, rispettivamente 6.763 e 6.813, ma con un valore di gran lunga differente. Nella provincia brindisina l’ammontare complessivo dei titoli non andati a buon fine è pari a oltre 8 mln (- 21,7%), mentre nella provincia dauna è di 11,2 mln (- 28,6).

I protesti dei comuni

Il maggior numero di protesti si registra ovviamente nei comuni più grandi, per la presenza di un elevato numero sia di persone che di imprese; il comune capoluogo detiene il primato dei meno puntuali nei pagamenti con 3.549 titoli per un ammontare di quasi 4 mln di euro. Seguono i comuni di Gallipoli e Nardò, rispettivamente con 1.354 e 1.212 titoli protestati per un valore di circa 2 milioni e 1,3 milioni, che insieme al comune capoluogo concentrano quasi la metà (43%) di tutto l’insoluto provinciale dell’anno. Anche Poggiardo registra un elevato numero di protesti: 1778 per un ammontare complessivo di 1,5 mln euro; tale exploit è dovuto alla chiusura di alcuni studi notarili dislocati in altri comuni della provincia. Il valore medio dei titoli protestati nei singoli comuni oscilla tra un minimo di € 50 riconducibile al comune di Zollino ad un massimo di € 7.173 del comune di Campi Salentina, ma entrambi i comuni annoverano un solo titolo protestato. Nei comuni, invece, in cui si concentrano il maggior numero di protesti il valore medio è di 1.459 euro per Gallipoli e 1.110 euro per Lecce, superiori alla media provinciale (€ 1.060), mentre Nardò registra un valore di € 1.056, inferiore a quello provinciale.

TAb. 3 – Protesti levati nei comuni della provincia di Lecce per tipologia di titolo – anno 2016

COMUNI

ASSEGNI

CAMBIALI

TRATTE NON ACCETTATE

TRATTE ACCETTATE

TOTALE

N.

Effetti

Importo Effetti

N. Effetti

Importo Effetti

N. Effetti

Importo Effetti

N. Effetti

Importo Effetti

N.

Effetti

Importo Effetti

ACQUARICA DEL CAPO

6

7.435,45

13

6.574,85

 

 

 

 

19

14.010,30

ALESSANO

24

37.171,78

30

56.527,60

8

6.750,00

 

 

62

100.449,38

ALLISTE

 

 

23

31.809,22

 

 

 

 

23

31.809,22

ARADEO

9

10.158,43

117

53.141,98

 

 

 

 

126

63.300,41

ARNESANO

 

 

30

22.978,92

 

 

 

 

30

22.978,92

CALIMERA

3

8.885,60

183

173.835,87

2

1.366,81

 

 

188

184.088,28

CAMPI SALENTINA

 

 

1

7.173,00

 

 

 

 

1

7.173,00

CAPRARICA DI LECCE

 

 

46

35.848,86

 

 

 

 

46

35.848,86

CARMIANO

 

 

1

300,00

 

 

 

 

1

300,00

CARPIGNANO SALENTINO

1

2.800,94

14

2.765,10

 

 

 

 

15

5.566,04

CASARANO

20

51.025,73

422

364.685,95

47

86.568,00

 

 

489

502.279,68

CASTRI DI LECCE

 

 

17

6.343,35

 

 

 

 

17

6.343,35

CASTRIGNANO DE’ GRECI

 

 

32

8.474,40

2

200,00

 

 

34

8.674,40

CASTRIGNANO DEL CAPO

12

42.899,91

110

89.924,97

1

1.043,13

 

 

123

133.868,01

CAVALLINO

12

30.782,23

178

114.168,30

 

 

 

 

190

144.950,53

COLLEPASSO

1

330,00

118

108.633,99

 

 

 

 

119

108.963,99

COPERTINO

46

169.131,90

245

178.466,70

6

10.321,26

 

 

297

357.919,86

CORIGLIANO D’OTRANTO

1

3.000,00

40

48.776,69

2

2.840,89

 

 

43

54.617,58

CORSANO

1

740,45

67

20.636,31

 

 

 

 

68

21.376,76

CURSI

 

 

10

660,00

 

 

 

 

10

660,00

CUTROFIANO

5

7.098,42

30

14.144,92

 

 

 

 

35

21.243,34

GAGLIANO DEL CAPO

2

4.200,00

68

41.778,60

 

 

 

 

70

45.978,60

GALATINA

29

190.214,83

357

383.270,90

24

25.247,71

 

 

410

598.733,44

GALATONE

12

42.366,29

256

182.056,39

 

 

4

1.918,22

272

226.340,90

GALLIPOLI

102

768.452,29

1225

1.176.234,21

20

26.304,14

7

4.794,99

1354

1.975.785,63

GUAGNANO

 

 

5

2.264,02

 

 

 

 

5

2.264,02

LECCE

236

710.616,74

3271

3.172.309,87

31

37.648,87

11

20.820,98

3549

3.941.396,46

LEQUILE

 

 

99

88.343,48

 

 

2

522,00

101

88.865,48

LEVERANO

 

 

84

24.093,42

1

320,17

 

 

85

24.413,59

LIZZANELLO

11

30.913,77

260

123.561,89

5

4.683,81

 

 

276

159.159,47

MAGLIE

18

58.129,07

143

164.543,09

9

8.462,00

 

 

170

231.134,16

MARTANO

18

53.445,55

110

90.116,63

 

 

 

 

128

143.562,18

MARTIGNANO

 

 

8

6.625,56

 

 

 

 

8

6.625,56

MATINO

15

63.084,92

138

83.859,56

6

27.500,00

 

 

159

174.444,48

MELENDUGNO

7

20.192,97

97

81.500,83

 

 

 

 

104

101.693,80

MONTERONI DI LECCE

23

40.783,64

160

90.341,36

11

6.142,52

 

 

194

137.267,52

MONTESANO SALENTINO

 

 

59

33.357,87

 

 

 

 

59

33.357,87

MORCIANO DI LEUCA

 

 

17

7.013,38

 

 

 

 

17

7.013,38

NARDO’

105

332.405,93

1084

932.195,84

18

14.350,40

5

1.067,00

1212

1.280.019,17

NEVIANO

 

 

46

27.818,27

12

117.383,10

2

522,00

60

145.723,37

NOVOLI

65

168.497,59

1

1.000,00

 

 

 

 

66

169.497,59

OTRANTO

 

 

3

2.891,88

 

 

 

 

3

2.891,88

PARABITA

2

1.400,00

167

183.051,86

 

 

 

 

169

184.451,86

POGGIARDO

90

264.384,38

1681

1.236.819,46

7

3.948,64

 

 

1778

1.505.152,48

PORTO CESAREO

 

 

20

23.675,92

1

1.028,34

 

 

21

24.704,26

PRESICCE

 

 

68

104.511,10

 

 

 

 

68

104.511,10

RUFFANO

14

55.343,99

276

293.601,88

24

36.317,44

 

 

314

385.263,31

SALICE SALENTINO

 

 

1

115,00

 

 

 

 

1

115,00

SALVE

 

 

24

4.783,62

 

 

 

 

24

4.783,62

SAN CESARIO DI LECCE

9

12.551,20

38

22.154,20

 

 

 

 

47

34.705,40

SAN DONATO DI LECCE

 

 

26

16.504,50

2

2.600,00

 

 

28

19.104,50

SAN PIETRO IN LAMA

4

6.755,24

34

13.032,04

 

 

 

 

38

19.787,28

SANNICOLA

 

 

1

3.000,00

 

 

 

 

1

3.000,00

SANTA CESAREA TERME

 

 

1

2.000,00

 

 

 

 

1

2.000,00

SECLI’

 

 

3

360,00

 

 

 

 

3

360,00

SOLETO

2

9.829,24

80

40.226,23

1

480,26

 

 

83

50.535,73

SPECCHIA

4

16.387,76

64

29.141,71

 

 

 

 

68

45.529,47

SQUINZANO

 

 

4

2.700,00

 

 

 

 

4

2.700,00

STERNATIA

 

 

1

2.065,00

 

 

 

 

1

2.065,00

SUPERSANO

6

3.654,44

69

70.444,56

 

 

 

 

75

74.099,00

SURBO

8

8.947,25

69

69.991,95

 

 

7

2.302,95

84

81.242,15

TAURISANO

10

61.269,47

44

26.013,78

1

479,61

 

 

55

87.762,86

TREPUZZI

 

 

3

821,86

 

 

 

 

3

821,86

TRICASE

4

7.172,30

84

65.013,08

1

400,00

 

 

89

72.585,38

UGENTO

4

6.930,95

276

178.277,41

4

3.800,00

 

 

284

189.008,36

UGGIANO LA CHIESA

 

 

2

1.000,00

 

 

 

 

2

1.000,00

VERNOLE

 

 

39

113.294,23

 

 

 

 

39

113.294,23

ZOLLINO

 

 

1

50,00

 

 

 

 

1

50,00

Totale complessivo

941

3.309.390,65

12294

10.563.697,42

246

426.187,10

38

31.948,14

13519

14.331.223,31

Fonte: Camera di Commercio di Lecce – Registro informatico dei protesti – elaborazioni Ufficio Statistica e Studi