Il 59% degli italiani ha un’opinione positiva dell’AI, ma il 15% è contrario alla sua applicazione professionale.

L’AI è buona o cattiva?

Una lezione-evento alla Sapienza Università di Roma apre una riflessione insieme ai massimi esperti: Giovanni Boccia Artieri, Marco Pedroni, Andrea Colamedici e Mafe de Baggis.

(sharing-media) Roma  — La quasi totalità degli italiani (99%) conosce ormai il termine Intelligenza Artificiale e l’89% ha sentito parlare di Intelligenza Artificiale Generativa. Risulta dalla ricerca pubblicata quest’anno dall’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, secondo la quale l’Italia è il Paese con l’atteggiamento più favorevole.

Il 59% degli italiani ha infatti un’opinione positiva sull’AI, contro il 47% degli inglesi e il 42% dei francesi. Le principali preoccupazioni riguardano invece il rischio di manipolazione delle informazioni attraverso strumenti di AI (come i deepfake) e l’impatto sul mercato del lavoro.

In Italia, secondo i dati POLIMI, il mercato dell’Intelligenza Artificiale ha raggiunto nel 2024 quota 1,2 miliardi di euro (+58% rispetto al 2023), mentre Netmediacom stima per il 2025 un’ulteriore crescita del 67%, arrivando così a superare i 2 miliardi di euro.

Nel complesso, il 31% delle interazioni con strumenti di AI generativa è dedicato a task lavorative, ma solo il 17% dei lavoratori italiani che hanno visto l’AI all’opera in azienda valuta molto positivamente l’adozione dell’AI nei contesti professionali, mentre il 15% è contrario alla sua applicazione professionale.

L’AI è buona o cattiva? Proprio questo è il tema della lezione-evento che si terrà giovedì 18 dicembre 2025 dalle ore 16.00 presso il Centro Congressi d’Ateneo della Sapienza Università di Roma, in via Salaria 113.

L’iniziativa, attivata nell’ambito del Corso di Transmedia Studies tenuto dalla Prof.ssa Silvia Leonzi e dal Prof. Riccardo Milanesi, e realizzata grazie al supporto del TransmediaLab attivo presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale (CoRiS) dell’Ateneo romano, si inserisce in un più ampio progetto di ricerca in corso d’opera che coinvolge anche il Prof. Giovanni Ciofalo, il Prof. Lorenzo Ugolini e i dottori Fabio Ciammella, Michele Balducci e Delia Mangano.

Aperto dalla Magnifica Rettrice, Prof.ssa Antonella Polimeni, l’evento conterà con la partecipazione di ospiti d’eccellenza, tra i quali il Prof. Giovanni Boccia Artieri (Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”), uno dei massimi esperti italiani di media digitali e membro del Comitato sull’intelligenza artificiale dell’AgCom.

Poi ancora interverranno Mafe de Baggis, pubblicitaria, scrittrice ed esperta di media digitali; il Prof. Marco Pedroni (Università degli Studi di Ferrara), fondatore dell’Osservatorio critico sulle culture digitali «D/Cult»; e —in collegamento a distanza— il Prof. Andrea Colamedici, filosofo e imprenditore culturale, autore del progetto Hypnocracy, che esplora criticamente il rapporto tra intelligenza artificiale, costruzione del senso e nuove forme di potere simbolico.

Nel quadro delle attività verrà inoltre attivato un profilo social, gestito dal giornalista Alejandro Jantus Lordi, con l’obiettivo di monitorare il sentiment verso l’AI come opportunità o minaccia, nonché la reazione del pubblico alla disinformazione, la percezione e la gestione dello hate speech.