\"\"La giornata di ieri a Torremaggiore è stata una giornata che potremmo definire "la giornata della riscossa dell\’agricoltura". Fin dalle prime ore del mattino numerosi agricoltori con mezzi agricoli si sono radunati davanti al Municipio per protestare contro lo stato di insostenibilità economica in cui versa il mondo dell\’agricoltura. Anche se solo l\’altro ieri gli agricoltori di Torremaggiore avevano partecipato alla grande manifestazione foggiana, hanno sentito il bisogno di continuare la protesta perchè tornati a casa il prezzo dei prodotti agricoli, se possibile, stava ancora scendendo. A questo punto è partita una mobilitazione spontanea che non punta ad escludere sindacati, forze politiche, società civile, altre associazioni di categoria, ma che punta ad affrontare il problema senza ulteriori rinvi, senza chicchiere e soprattutto trovando soluzioni concrete come è già stato fatto in altri Paesi europei a cominciare dalla Francia.
Gli agricoltori sono stati ricevuti a Palazzo di Città dal Sindaco Alcide Di Pumpo e dall\’Assessore all\’Agricoltura Aurelio Marinelli che hanno subito assicurato il loro appoggio alla protesta degli agricoltori e soprattutto alla ricerca di possibili soluzioni attraverso tavoli tecnici permanenti e tavoli istituzionali permanenti. Il Sindaco Alcide Di Pumpo, in particolare, ha coinvolto subito tutte le Amministrazioni Comunali dell\’Alto Tavoliere e dei Monti Dauni Settentrionali per fare fronte comune con gli agricoltori affinchè con il Governo Nazionale, Regionale e Provinciale si affronti concretamente e immediatamente il problema. A Torremaggiore da ieri sera si è costituita una unità di crisi presso l\’ufficio agricoltura per seguire la situazione. Dell\’unità di crisi fanno parte oltre che gli Amministratori locali anche  una rappresentanza di agricoltori, di tecnici, di esperti che potranno supportare questa battaglia  nell\’ottenimento dei risultati richiesti.  L\’unità di crisi non sarà cittadina, ma sarà aperta a tutte le Amministarzioni, organizzazioni, singoli agricoltori del territorio che ne vorranno far parte. Oggi gli agricoltori non si sono recati a lavoro come la maggior parte delle aziende di commercio e trasformazione si sono fermate tutte in segno di solidarietà.
Proprio a questo proposito questo pomeriggio alle ore 17,00 presso Palazzo di Città a Torremaggiore saranno presenti tutti i Sindaci (che hanno già confermato la loro partecipazione) dell\’Alto Tavoliere e di alcuni comuni dei Monti Dauni per discutere della situazione e degli obiettivi che l\’unità di crisi e la situazione impongono di raggiungere. Non c\’è più tempo da perdere perchè in un Mezzogiorno che basa la propria economia presente e futura sull\’agricoltura non è possibile più assistere al tracollo di un settore praticamente vitale. Come era avvenuto anche a livello provinciale, anche a Torremaggiore, la Confcommercio ha offerto la sua solidarietà alla manifestazione degli agricoltori.
La bozza del documento che sarà discussa, emendata e poi approvata dalla riunione dell\’unità di crisi di questo pomeriggio, divenuta ormai di tutto l\’Alto Tavoliere, è già disponibile e qui di seguito alleghiamo alcuni stralci. Adesso però c\’è bisogno di unità di tutto il mondo agricolo e di una presenza forte e "vera" delle Istituzioni a partire dal livello nazionale per giungere ai livelli locali.
Ecco un estratto del documento che sarà discusso oggi pomeriggio alle 17,00 da Sindaci, agricoltori, organizzazioni, rappresentanze istituzionali e di categoria:
Per riconquistare la dignità a tutela dei reddito delle aziende agricole e dei giovani agricoltori La mobilitazione, che articoleremo nei territori del Tavoliere per sollecitare le istituzioni
regionali, nazionali e comunitarie alla responsabilità di concorrere all\’obiettivo principale di scongiurare l\’abbandono delle aziende agricole. In tal senso il programma si articolerà in
cinque punti ai fine di chiedere al Governo Nazionale di assumere provvedimenti urgenti, anche in deroga alle regole comunitarie, capaci di arrestare la crisi gravissima delle
aziende produttive e l\’apertura di una nuova fase di Riforma che restituisca al lavoro ed alla produzione quella parte di reddito espropriato dalla speculazione commerciale e finanziaria
e certezze, presso e sicurezza alimentare ai cittadini.
Chiediamo:
Che venga dichiarata dal Governo la crisi socioeconomica delle aziende agricole nelle campagne italiane per assumere provvedimenti straordinari anche in deroga alle regole
comunitarie
Che venga istituita una unità dì crisi per l\’agricoltura formata, dai Ministri all\’Agricoltura; all\’Economia, al Lavoro, all\’interno, dalla Conferenza Stato Regioni e dai rappresentanti degli Enti
Locali.
Che si dichiari la Moratoria di tutte le esecuzioni in danno delle aziende agricole per il tempo utile a risolvere la crisi
Che si ridiscutano termini della ristrutturazione e modalità della soluzione per i contenziosi ed i pregressi INPS in modo da consentire a tutti la fuoriuscita dalle pendenze e non solo alle
banche di speculare
Che si metta mano alla riforma dell\’INPS in agricoltura, sempre promessa e mai realizzata, in modo da realizzare il riallineamento alle condizioni della media degli altri Paesi Europei con
economie agricole concorrenti.
Che il Parlamento stanzi urgentemente, come accaduto in Grecia ed in Francia e come sta accadendo in Spagna ed in altri Paesi Europei, risorse finanziarie aggiuntive per sostenere il
mancato reddito delle aziende agricole e zootecniche che sta determinando forte indebitamento e rischio di chiusura. A tal fine nelle diverse misure finanziarie che il Governo ed il Parlamento
stanno adottando sulla crisi (decreto anticrisi, legge finanziaria, moratoria, ecc..) vanno aperti capitoli specifici per rispondere ai problemi delle aziende produttive
Che si realizzi un piano urgente di tutela e rilancio delle produzioni mediterranee con l\’obiettivo dì restituire reddito alle aziende, diritti e salario giusto ai lavoratori, prezzo, sicurezza
alimentare ed accesso ai cittadini; è il tempo di rimettere mano ad una forte e complessiva azione di Riforma per rimettere al centro delle scelte di Politica Agrìcola il diritto democratico delle
popolazioni di garantirsi un\’agricoltura dalla funzione sociale equa e di scegliere chi, cosa e per chi deve produrre il cibo come prima condizione per realizzare la Sovranità Alimentare. Su questa
base si convochi nel più breve tempo possibile una Conferenza Agraria Nazionale per rilanciare la funzione produttiva delle aziende italiane e si invertano i processi devastanti che le colpiscono
Per questo ci impegniamo
A promuovere il massimo delle iniziative di mobilitazione nelle campagne e nelle città del Mezzogiorno da ora e fino al raggiungimento degli obiettivi:
A coordinare e confrontare le nostre lotte per renderle più forti, efficaci e partecipate
A condurre con la determinazione e la coerenza dei comportamenti che ci vengono imposti dalla gravita della situazione nelle campagne e dai sentimento di indignazione e di rabbia che
vi si estende
A convocare una manifestazione degli agricoltori e dei cittadini del Mezzogiorno d\’Italia a breve per chiedere che nella Finanziaria dei prossimo anno vi siano le misure urgenti per uscire dalia
crisi previste nella nostra piattaforma
A realizzare una MARCIA PER LA DIGNITA\’ CONTADINA a Torremaggiore che possa essere l\’inizio di tante manifestazioni nei municipi agricoli del Sud per informare le realtà agricole di
crisi e di resistenza, i cittadini, le Università, i luoghi istituzionali chiamando alla partecipazione e portando ovunque l\’azione di sensibilizzazione, il confronto, la ricerca di alleanza e di
solidarietà
A tal fine
Avviamo la mobilitazione con il primo obiettivo di ottenere la Moratoria per i pagamenti e per le azioni esecutive in danno delle aziende agricole.
Indirizziamo una lettera aperta ai nostri rappresentanti politici del sud in Parlamento e nei Consigli Regionali perché siano consapevoli ed adottino comportamenti politici ed istituzionali
coerenti con il raggiungimento degli obiettivi.
Si rende opportuno inviare il presente documento a tutti i comuni agricoli della provincia di Foggia affinché siano convocati consigli comunali aperti che adottino risoluzioni di sostegno
indirizzate alle Regioni ed al Governo
Chiamiamo tutte le organizzazioni sindacali, di categoria e le associazioni di settore operanti in agricoltura per superare ogni divisione e di unirsi nello sforzo di dare in modo che questo
autunno segni un\’inversione di tendenza per la crisi delle aziende agricole ed allevatrici del Mezzogiorno e riapra la prospettiva di un futuro dignitoso. Così pure ci rivolgiamo a tutte le
organizzazioni e le associazioni sociali, ai cittadini, agli uomini ed alle donne della cultura, della scienza, della scuola e meridionali e di tutto il Paese per unirsi e partecipare allo sforzo dì
costruire il movimento più ampio, unitario, forte, deciso e democratico per il riscatto ed il rilancio della nostra agricoltura meridionale del lavoro e delle culture mediterranee.

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