Sono state siglate stamattina le convenzioni quadro tra l’Ilva Spa stabilimento di Taranto, l’Università del Salento e l’Università degli Studi della Basilicata nell’ottica di un consolidamento del rapporto tra lo stabilimento siderurgico e il mondo accademico, dopo che recentemente l’azienda ha proceduto all’assunzione di 130 neolaureati provenienti dalle Università del territorio, con una previsione di ulteriori assunzioni nel prossimo futuro di circa 50 neolaureati.
Le convenzioni sono state sottoscritte dai Rettori dell’Università del Salento prof. Domenico Laforgia, dell’Università degli Studi della Basilicata prof. Antonio Mario Tamburro e dal Direttore dello stabilimento siderurgico, Luigi Capogrosso; erano anche presenti il Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente e per lo Sviluppo Sostenibile (DIASS) della facoltà di Taranto del Politecnico di Bari, prof. Pierpaolo Pontrandolfo, nonché i dirigenti ILVA ing. Adolfo Buffo e Girolamo Archinà.
Le convenzioni quadro indicano le linee-guida delle collaborazioni che riguarderanno studi e ricerche specifiche, nonché consulenze scientifiche, di volta in volta definite in specifici progetti; gli attori delle convenzioni mirano, attraverso questi accordi, a perseguire l’eccellenza scientifica nei campi in cui si svilupperà la collaborazione, favorire la formazione accademica e professionale di studenti e laureati offrendo loro l’opportunità di confrontarsi con una delle principali realtà produttive europee, realizzare progetti integrati e sinergici sull’innovazione e la ricerca. Nello specifico le attività di ricerca saranno sviluppate nei settori inerenti l’innovazione tecnologica, produttiva e gestionale, l’ambiente e l’ecologia, attività di collaudo e di verifiche strutturali.
Le forme di collaborazione saranno di diverso tipo, in funzione degli obiettivi e della durata degli studi da compiersi: previste le attribuzioni di tesi di laurea, borse di studio, contratti di collaborazione, consulenze tecnico-scientifiche, allestimento di laboratori, finanziamenti di dottorati di ricerca, partecipazione congiunta a programmi di ricerca nazionali o internazionali.
La previsione iniziale dell’attività di collaborazione con le Università del territorio é indirizzata su oltre 50 progetti, dei quali 20 sono indirizzati sui temi della sicurezza sul lavoro e dell’ambiente, e gli altri su diversi temi tra cui qualità dei prodotti, metallurgia, laboratorio, tecnologie e impianti. In questa prima fase di avvio, con l’Università di Lecce partiranno 11 progetti, mentre con l’Università della Basilicata sono già stati definiti due progetti.
Appena il Politecnico di Bari avrà risolto gli aspetti burocratici per l’adesione alla convenzione saranno avviati con il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente e per lo Sviluppo Sostenibile (DIASS) di Taranto i progetti già individuati.
«Auspichiamo che anche il Politecnico di Bari, tramite il Dipartimento di Taranto, vorrà condividere la collaborazione nelle attività che stiamo intraprendendo < ha spiegato il Direttore dello stabilimento ing. Luigi Capogrosso >. Guardiamo ai laureati delle Università del territorio come ad una grande risorsa da valorizzare < ha aggiunto Capogrosso >; siamo certi che da queste collaborazioni possano derivare importanti contributi nell’ottica di un polo siderurgico all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, in grado di competere su un mercato sempre più difficile e rispettoso delle istanze del territorio».

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