totocasaLa 71ª  Mostra Internazionale di arte cinematografica di Venezia è appena iniziata, con tanti film in gara, attori famosi, trame avvincenti e scenografie meravigliose. Ma che fine hanno fatto le case in cui sono state ambientate le famose pellicole del passato? Casa.it, importante portale immobiliare italiano, è andato alla ricerca di alcune tra le location più celebri della storia del cinema internazionale per scoprire quale è stato il loro destino dopo che si sono spente le luci della ribalta.

Addio Robin.

Sembra doveroso iniziare questa rassega tributando il grande Robin Williams, con un riferimento al suo celebre Mrs Doubtfire, dove il defunto attore si finge una tata–domestica nel tentativo di riavvicinarsi alla moglie e ai figli in un periodo di crisi. La pellicola, che è stata girata nel 1993 e ha conquistato un Oscar per il miglior trucco, si sviluppa principalmente all’interno della casa in 2640 Steiner Street, a San Francisco, venduta prima nel 1997 e poi nel 2000 per un importo di 1.395.000 dollari. Oggi il valore dell’immobile è salito fino a oltre 4 milioni di dollari.

Tara, la villa degli O’Hara.

La celebre villa di Via Col Vento, costruita appositamente per il film a Culver City, presso i Culver Studios, fu venduta nel 1950 con lo scopo di farne il centro di un parco divertimenti.

L’operazione non andò a buon fine e la villa fu utilizzata fino al 1960 come set di alcuni film western, prima di essere smantellata. Oggi, quel che resta dell’imponente casa colonica è conservato in un granaio da Peter Bonner, storico e scrittore promotore del progetto Saving Tara, volto alla sua ricostruzione. Grazie a tour guidati da lui stesso, infatti, Bonner sta raccogliendo i fondi per dar nuova vita alla casa degli O’Hara.

2,9 milioni di dollari? “Un’offerta che non si può rifiutare”.

Si trova al numero 110 di Longfellow Avenue, a Staten Island (New York), la tenuta di 4 acri con 8 camere da letto, 3 bagni, un ampio giardino e un pub inglese nel seminterrato che per anni ha fatto da set per una delle perle del cinema americano: la trilogia “Il Padrino”.

Il proprietario, James Norton, nel 2010 ha messo in vendita la casa per un valore di 2,9 milioni di dollari, per poi “svenderla” nel 2012 per un importo di circa 1,7 milioni: briciole, se si pensa che in quel set è stata girata la celebre scena del matrimonio della figlia di Vito Corleone.

Remember Driving Miss Daisy?

Costruita nel 1922, la casa di “A spasso con Daisy” è sul mercato per quasi 2 milioni di dollari e dispone di 6 camere da letto e 5 bagni. Il film è stato girato con un budget così basso da non permettere di creare un set ad hoc. Così è stata affittata questa villa di Atlanta, in Georgia, che ha fatto da location per l’intero film.

Vicini di casa dei fantasmi.

Ci sono poi esempi di come basti avere vicini famosi per far aumentare il valore del proprio appartamento e renderlo più appetibile per il mercato immobiliare: è il caso del loft attiguo a quello in cui Demi Moore e Patrick Swayze girarono il film Ghost: un loft di più di 400 mq che ha vinto il premio come best house nel 2011 per Interiors Magazine, messo in vendita per ben 13 milioni di dollari.

Hatfield House: la villa del marchese

Passando al cinema britannico, la location per eccezione è Hatfield House, una villa di campagna che sorge nel cuore del Great Park, a est della cittadina di Hatfield, nell’Hertfordshire. L’abitazione  è stata set di tantissime produzioni cinematografiche di successo, tra cui Batman e il suo sequel, Il ritorno; Il discorso del Re; Sherlock Holmes;  Shakespeare in Love e Tomb Raider.

L’edificio è di architettura giacobiana, venne costruito nel 1611 da Robert Cecil, primo conte di Salisbury e primo ministro del re Giacomo I d’Inghilterra, ed è attualmente abitato da Robert Gascoyne-Cecil, VII marchese di Salisbury.

Chi ha visto Shakespeare in Love potrà certamente riconoscere alcune parti dell’Hatfield House: è proprio qui che è stata girata la scena della festa dei fuochi d’artificio di Greenwich, quella in cui Viola incontra la regina.

 Chatsworth house per “Orgoglio e pregiudizio”.

Restando oltremanica, non si può non annoverare una delle più amate dimore storiche della Gran Bretagna: Chatsworth house, la casa del Duca e la Duchessa di Devonshire che è incastonata nel magnifico paesaggio del Derbyshire’s Peak District National Park.

Famosa per le sue opere d’arte e le spettacolari fontane in giardino, la villa vanta ben 1000 ettari di parco e deve la sua fama soprattutto alla scrittrice Jane Austen, che ha immaginato questa location come tenuta del signor Darcy in “Orgoglio e pregiudizio“. Non a caso, l’edificio è stato usato come set di molte scene dei film basati sui successi della Austen.

E in Italia?

Nei film italiani capita spesso di riconoscere le stesse location: si tratta perlopiù di ville dove i registi giravano sapendo di utilizzare set già pronti all’uso e/o facilmente attrezzabili.

La residenza più utilizzata nel cinema italiano è senza dubbio quella nota come Villa dell’Olgiata, collocata a nord della Capitale, in una zona abitata perlopiù da famiglie celebri o nobili. Pare che la famosa abitazione appartenne a un imprenditore che, nel 1991, uccise la ex moglie sparandole 4 colpi diretti. Dopo il delitto il titolare decise di darla in gestione a una società che la affittava per varie fiction televisive e film e, nel ‘97, venne offerta al neo allenatore della Lazio Sven-Göran Eriksson, che la rifiutò quando venne a conoscenza dell’omicidio. Tra i film girati a Villa Olgiata: Troppo rischio per un uomo solo (1973); C’eravamo tanto amati (1974); La polizia accusa: Il servizio segreto uccide (1975); I due superpiedi quasi piatti (1977); Un delitto poco comune (1988); Body puzzle (1992); Mari del sud (2011); Incantesimo 6 (2003) e tanti altri.

Una casa da Oscar

La rassegna non si poteva che concludere con un riferimento a Jep Gambardella, giornalista di costume e critico teatrale dall’indubbio gusto, come dimostra il suo splendido attico in Piazza del Colosseo, dal quale Sorrentino ha potuto mostrare La grande bellezza attraverso le panoramiche su Anfiteatro Flavio, Fori Imperiali e Circo Massimo.

Siamo nel quartiere Celio, tra il Foro Romano e la Domus Aurea, che, a chiese medievali, monumenti secolari e palazzi signorili di fine ‘800, alterna locali di ritrovo della vita mondana romana. Ebbene, per ammirare la magnifica vista che si gode dalla casa abitata dal protagonista nel film vincitore dell’Oscar basta salire al roof garden dell’Hotel Capo d’Africa, raffinato boutique hotel a due passi dal Colosseo.

Di admin