•  Quest’anno la Settimana è dedicata al tema “Allattamento e lavoro, tutelare entrambi fa la differenza per le famiglie”;
  •        Nel 2022 nei Baby Friendly riconosciuti dall’UNICEF e dall’OMS sono nati oltre 34.000 bambini che rappresentano quasi il 9% delle nascite;

  •       A livello globale, la percentuale dell’allattamento esclusivo nei primi sei mesi è aumentata del 10% raggiungendo il 48% a livello globale negli ultimi 10 anni. 

 

 Quest’anno la Settimana Mondiale per l’Allattamento (detta SAM; 1-7 ottobre) è dedicata al tema “Allattamento e lavoro, tutelare entrambi fa la differenza per le famiglie”; l’UNICEF e l’OMS pongono attenzione sulla necessità di un più ampio supporto all’allattamento su tutti i luoghi di lavoro per sostenere e migliorare i progressi dei tassi globali di allattamento.

Per questo, l’UNICEF Italia propone la creazione di Baby Pit Stop UNICEF (BPS), all’interno dei nidi aziendali. I BPS, ispirati all’iniziativa omonima de La Leche League, sono ambienti protetti, in cui le mamme si possano sentire a proprio agio ad allattare il loro bambino o la loro bambina e provvedere al cambio del pannolino.  Durante la SAM saranno riconosciuti come BPS UNICEF i nidi aziendali di Intesa Sanpaolo di Torino e del Policlinico di Bari.

 

In Italia sono oltre 1.100 i BPS che fanno parte del programma UNICEF “Insieme per l’allattamento”, insieme a 34 Ospedali e 9 comunità riconosciuti Amiche delle bambine e dei bambini, 4 corsi di laurea Amici dell’Allattamento. Negli Ospedali Amici in Italia nascono sempre un numero maggiore di bambine e bambini. Nel 2022 nei Baby Friendly riconosciuti dall’UNICEF e dall’OMS sono nati oltre 34.000 bambini che rappresentano quasi il 9% delle nascite.

Negli ultimi 10 anni, molti paesi hanno compiuto significativi progressi per incrementare i tassi di allattamento esclusivo. Progressi ancora maggiori sono possibili quando l’allattamento è protetto e supportato, soprattutto sui luoghi di lavoro.

A livello globale, la percentuale dell’allattamento esclusivo nei primi sei mesi è aumentata del 10% raggiungendo il 48% a livello globale negli ultimi 10 anni. Laddove l’allattamento viene protetto, promosso e sostenuto, i tassi aumentano in maniera significativa. Per raggiungere l’obiettivo globale del 70% entro il 2030, è necessario affrontare le barriere che le donne e le famiglie incontrano per raggiungere i loro obiettivi di allattamento.

Politiche a favore della famiglia sui luoghi di lavoro – come congedo di maternità retribuito, pause per allattare e uno spazio dove le madri possono allattare o tirare il latte – creano ambienti a beneficio non solo delle donne che lavorano e delle loro famiglie ma anche dei datori di lavoro. Queste politiche generano un ritorno economico che riduce la necessità di richiedere congedi, consentono alle lavoratrici di svolgere il proprio lavoro e riducono i costi di sostituzione e formazione di nuovo personale.

Dai primi momenti di vita di un bambino, l’allattamento è l’intervento di più efficace per la sopravvivenza e lo sviluppo dei bambini. Il mancata allattamento mette bambine e bambini a maggiore rischio di contrarre malattie contagiose comuni e di indebolire il loro sistema immunitario.

 

Supportare l’allattamento sui luoghi di lavoro è una cosa opportuna per le famiglie, le bambine, i bambini e le aziende e per questo l’UNICEF e l’OMS chiedono a governi, donatori, società civile e settore private di fare sforzi per:

  •    Assicurare un ambiente che supporti l’allattamento per tutte le madri che lavorano – comprese coloro nel settore informale o con contratti temporanei – garantendo l’accesso a pause regolari per allattare e strutture che consentano alle madri di continuare ad allattare le proprie figlie e i propri figli una volta tornate al lavoro.

  •      Fornire un congedo retribuito sufficiente a tutti i genitori che lavorano e a tutte le persone che si prendono cura delle bambine e dei bambini per rispondere ai loro bisogni. Questo comprende congedo di maternità retribuito per almeno 18 settimane, preferibilmente per un periodo di 6 o più mesi dopo il parto senza trascurare la necessità di un’estensione dei congedi di paternità.

  •       Aumentare gli investimenti sulle politiche e sui programmi che supportano l’allattamento in tutti gli ambiti, compresi i programmi e le politiche nazionali che regolano e promuovono il supporto del settore pubblico e privato all’allattamento per le donne sui luoghi di lavoro.

 

In Italia, la Settimana per l’Allattamento è coordinata dal MAMI – Movimento allattamento Materno Italiano.