aria_960_720Roma – ENGIE, azienda specializzata nella transizione energetica, e Anemotech, startup innovativa nel settore delle tecnologie applicate all’ambiente, avviano una partnership per migliorare la qualità dell’aria riducendo l’inquinamento atmosferico generato principalmente dal traffico stradale, caldaie ed emissioni industriali.

 

L’accordo permette di integrare nell’offerta di ENGIE i tessuti multistrato “The Breath” sviluppati da Anemotech, che assorbono, trattengono e disgregano, sia in spazi chiusi che aperti, le molecole inquinanti che hanno un impatto negativo sulla nostra salute.

 

“Siamo costantemente colpiti da reiterati allarmi sulla pessima qualità dell’aria delle nostre città”, afferma Olivier Jacquier, amministratore delegato di ENGIE Italia. “La soluzione “the Breath”, che stiamo integrando nei nostri servizi, rappresenta un contributo ad una migliore qualità dell’aria che ogni giorno respiriamo. In ENGIE siamo impegnati nella sfida del cambiamento climatico e basiamo le nostre offerte sull’innovazione, sullo studio e introduzione di nuove tecnologie, poiché riteniamo che l’innovazione rappresenti una grande spinta propulsiva non solo allo sviluppo, ma soprattutto alla salvaguardia del nostro pianeta”.

 

“Siamo orgogliosi di poter avviare una partnership con ENGIE, azienda che si distingue per la sua sensibilità verso l’ambiente” dichiara Gianluca Barabino amministratore delegato di Anemotech. “Questa sinergia ci permetterà di far conoscere meglio a realtà pubbliche e private la nostra tecnologia, contribuendo alla salute delle persone in ambiente lavorativo. Si tratta anche di un ulteriore riconoscimento dell’innovazione creata: del resto i nostri pannelli hanno già ricevuto il “Premio Sviluppo Sostenibile 2016” del Presidente della Repubblica e trovato applicazione in numerosi uffici sia pubblici, sia privati.”.

 

Il successo di questa tecnologia è dovuto anche all’efficacia del dispositivo: è dimostrato, infatti, che 10 mq del tessuto “the Breath” riesce ad assorbire la quantità annua di NO2 (biossido di azoto) emessa da 1.450 auto diesel; VOC (composti organici volatili) da 3.625 auto a benzina e NO2 (biossido di azoto) generato da 15 caldaie.

Questo innovativo tessuto, per il suo funzionamento, non necessita di collegamento ad alcuna alimentazione fossile o elettrica: sfrutta il naturale movimento dell’aria, assorbe gli inquinanti e restituisce aria più pulita. Vengono pertanto abbattute polveri sottili, particolato, clorofluorocarburi, benzene, formaldeide (mobilio, moquette e piastrelle sintetiche), idrocarburi aromatici (fumo di sigarette, locali con stampanti), ossidi di azoto, ossidi di zolfo, ozono inquinante.

“The Breath” combatte la “sindrome da edificio malato” (SBS – Sick Building Syndrome) provocata dai “Composti Organici Volatili – COV” presenti in tutti i solventi, nelle vernici e nei rivestimenti civili.