Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria prosegue senza sosta la sua azione di contrasto contro il piano eolico sul territorio della sua Dop. Questa volta riguarda il progetto avanzato dalla società Taranto San Martino SRL, destinato a trasformare in un mega-impianto industriale nel comune di Taranto (Isola Amministrativa n.6), Lizzano e Torricella, minacciando vigneti del Primitivo di Manduria, uliveti secolari e oltre 100 ettari di prezioso terreno agricolo. Il progetto prevede l’installazione di 14 turbine da oltre 7 MW ciascuna, distribuite con 6 turbine a Taranto, 6 a Lizzano e 2 a Torricella, insieme a opere di connessione alla rete esistente e a un impianto di accumulo che interesserà anche i comuni limitrofi di Carosino, Monteparano, Fragagnano e Sava.

“L’intervento rappresenta un grave danno d’immagine per la nostra amata zona, mettendo in pericolo la sua bellezza naturale e il ricco patrimonio culturale che da sempre la contraddistinguono. – dichiara Roberto Erario, vicepresidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria – La nostra missione è tutelare l’identità unica del paesaggio, espressione della tradizione vinicola e testimonianza storica che ci accompagna da generazioni. Un’opera di questo tipo comporterebbe gravi impatti sul territorio: la compromissione delle strade poderali, dei muretti a secco e dell’integrità del paesaggio costiero, con conseguenze negative anche sull’economia turistica ed enogastronomica locale, oltre a un impatto visivo e acustico significativo”.

Il progetto risulta inoltre in netta contraddizione con le normative nazionali e regionali, tra cui il DLgs 199/2021, il PNIEC 2019, il PAESC dell’Unione dei Comuni delle Terre del Mare e del Sole e le Linee Guida del DM 10.09.2010, che tutelano le aree agricole di pregio e il paesaggio storico-culturale.

A conferma della linea fin qui adottata dal Consorzio, il Comune di Lizzano ha approvato la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 47 del 03/09/2025, manifestando la propria contrarietà al progetto. Da anni il Consorzio monitora la situazione, sollecita pareri negativi dalle autorità competenti e denuncia i rischi irreversibili per il paesaggio, la storia e l’economia locale, intervenendo anche in Regione contro qualsiasi progetto che possa deturpare il territorio della DOC.

“La tutela del Primitivo di Manduria non è solo una questione agricola – continua Erario – ma un impegno culturale e sociale: proteggere i vigneti significa preservare tradizioni, sostenere le economie locali e salvaguardare paesaggi riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo. La mobilitazione continua, con contatti costanti con istituzioni, amministrazioni comunali e comunità locali, affinché vengano rispettati territorio, produzioni agricole di qualità e identità culturale”.