Il Parlamento europeo, nei giorni scorsi, ha approvato una risoluzione sulla sfida al deterioramento dei terreni agricoli nell’UE con particolare riguardo a quelli dell’Europa meridionale. E’ rilevata innanzitutto la necessità di sviluppare un sistema di allarme preventivo e di sorveglianza per poter agire in tempo utile contro i fenomeni dell’erosione, del depauperamento delle sostanze organiche, della perdita di terreni arabili e della perdita della biodiversità.
Si sollecitano maggiori fondi per programmi di ricerca e sviluppo tesi a migliorare le conoscenze per una gestione più sostenibile del suolo e delle aree interessate dai fenomeni di degrado. Il Parlamento chiede inoltre « politiche agricole nuove », adatte alle condizioni climatiche mediterranee, lo sviluppo di colture locali ed infine piani di gestione delle risorse idriche e di lotta agli incendi, nonché programmi di imboschimento e di recupero delle foreste.
 
Il suolo – ha affermato l’On. Patriciello – è una risorsa vitale ed il suo deterioramento  è un problema serio in Europa. Esso è causato o acuito dalle attività umane, come pratiche agricole e selvicolturali inadeguate, attività industriali, turismo, proliferazione industriale e opere di edificazione. Nell’insieme queste attività possono esercitare un impatto negativo, il cui risultato può essere una minor fertilità del suolo, una perdita nella capacità di captazione di CO2 e di biodiversità, una capacità inferiore di trattenere l’acqua, lo sconvolgimento dei cicli dei gas.
La qualità del suolo ha inevitabili ripercussioni anche sulla salute dei cittadini e sulla sicurezza dei prodotti destinati all’alimentazione umana e animale poiché con la sua superficie e la sua sostanza, il suolo serve anche per la produzione di alimenti e di foraggio, funge da fonte di energia e di materie prime e fa da sostrato ai boschi di protezione, agli agglomerati, alle infrastrutture di trasporto.
La protezione del suolo – ha poi proseguito l’On. Patriciello – va portata avanti da tutti gli attori interessati in modo congiunto e seguendo obiettivi condivisi. È indispensabile che le azioni vengano coordinate ed è proprio in tal senso che va la risoluzione approvata dal Parlamento.
Nella strategia di conservazione del suolo rientra a pieno titolo anche un adeguato piano di utilizzo dell’acqua ad uso irriguo che preveda l’ utilizzo dell\’innovazione tecnologica nel settore idrico al fine di ridurre gli sprechi.
Infine – ha concluso l’On. Patriciello – è indispensabile una forte campagna di formazione, informazione e sensibilizzazione, e qui il ruolo delle scuole e in particolare delle istituzioni e delle associazioni diviene determinante.  Perché il suolo è parte integrante della vita dell’uomo e chi lo utilizza deve sentirsi responsabile della sua protezione. 

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