Grande partecipazione al Tomie Ohtake Institute per la tappa brasiliana del Top Italian Wines Roadshow: degustazioni, masterclass e oltre quaranta etichette raccontano la Toscana attraverso il calice
Platea calorosa e curiosa per il Chianti Docg a San Paolo, dove il Consorzio Vino Chianti è stato protagonista della tappa brasiliana del Top Italian Wines Roadshow firmato Gambero Rosso. L’appuntamento del 24 novembre al Tomie Ohtake Institute si è trasformato in un vero percorso sensoriale, tra degustazioni, incontri con professionisti del settore e una masterclass dedicata alla cultura del vino toscano.
Calici, taccuini e smartphone sempre alzati: così il pubblico brasiliano – tra operatori, giornalisti e wine lovers – ha assaggiato oltre quaranta etichette, esplorando la varietà stilistica e territoriale della denominazione Chianti Docg.
Ad aprire la giornata è stata la masterclass “Um sabor da Toscana – o vinho Chianti Docg”, guidata da Marco Sabellico, curatore della Guida Vini d’Italia di Gambero Rosso. Una sessione riservata agli addetti ai lavori, che ha attraversato storia, identità e contemporaneità del Chianti, con particolare attenzione al rapporto fra Sangiovese, territorio e tavola.
“La risposta è stata molto più ampia delle aspettative – commenta Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti -. Il Brasile è un mercato dinamico, giovane, in cui la cultura del vino sta crescendo rapidamente. Qui il Chianti è percepito come simbolo di qualità italiana e stile di vita: la convivialità, la semplicità elegante, la capacità di stare a tavola sono valori che parlano immediatamente al pubblico.”
“Dopo tre anni di assenza – continua Busi – il ritorno in Brasile ha rappresentato per il nostro Consorzio non solo una vetrina, ma un passo concreto all’interno di una strategia globale che guarda con crescente attenzione ai mercati emergenti. La sfida oggi è costruire una presenza costante nei mercati emergenti. Il nostro obiettivo è mettere radici: instaurare relazioni con distributori, formare il mercato, far conoscere la qualità della denominazione e il lavoro dei nostri produttori”.
Il Consorzio torna in Italia con una conferma: il legame tra il Chianti e il pubblico internazionale continua a crescere. E il Brasile, da oggi, è ancora più vicino alla Toscana.

