Si è svolto ieri nella Sala Convegni della Camera di Commercio di Bari, l’incontro dal titolo ‘La filiera della moneta’, organizzato da ASFIM (l’associazione degli specialisti in finanza d’azienda e controllo di gestione), in collaborazione con Banca Popolare di Puglia e Basilicata e Camera di Commercio di Bari.

Operatori, studiosi e rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale e delle professioni si sono confrontati sull’attuale situazione dell’economia generale e di quella pugliese in particolare e sull’evoluzione dei rapporti tra impresa, banca e territorio.

All’evento, moderato dal direttore di Telenorba Enzo Magistà, sono intervenuti, tra gli altri, la vicepresidente della Regione Puglia Loredana Capone, il Presidente di Banca Popolare di Puglia e Basilicata Pasquale Caso, dell’ABI Puglia Alessandro D’Oria, dell’ASFIM Antonio Sofia, dell’Anci Puglia Luigi Perrone e il direttore generale della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Errico Ronzo.

Il segretario nazionale ASFIM Enzo Tucci ha  dichiarato che « La ‘creazione di valore’ intesa in senso olistico e non solo prevalentemente economico-finanziario com’è oggi, dovrà divenire la stella polare per le future scelte. In tale direzione occorre innovare le norme con le quali si pianificano e contabilizzato strategie e programmi economici pubblici e privati. La moneta è lo strumento designato per misurare il valore economico delle cose. La crisi di una moneta è il sintomo, il deterioramento  del processo di creazione del valore è la causa. Ma che fare in concreto? ASFIM oggi indica una delle azioni da considerare.  Presentiamo uno studio con cui spieghiamo che l’attuale modalità di calcolo della base imponibile del reddito d’impresa  distrugge valore. Passando da criteri di competenza a criteri di cassa, si darebbe un forte impulso al processo di creazione di valore delle imprese».

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