Con l’intervento di Salvatore Castrignano, Segretario Provinciale della CGIL di Foggia, E con la consegna degli attestati di partecipazione ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (rls) che hanno frequentato le lezioni svoltesi in moduli formativi di 36 ore dal 26 aprile al 6 giugno 2008, si è concluso il corso di aggiornamento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro organizzato presso la sede universitaria di Manfredonia dalla ASL di Foggia e dall’Università-Medicina del Lavoro.
 
L’iniziativa formativa, realizzata di concerto con CGIL CISL UIL provinciali e coordinata dal dottor Antonio Nigri, direttore dello SPESAL Area Sud, ha affrontato i temi della individuazione e valutazione del rischio, della redazione del documento aziendale dei rischi, di alcune delle principali dinamiche infortunistiche come le vibrazioni, il rischio chimico, i cancerogeni professionali, il rumore, la movimentazione manuale dei carichi, gli agenti biologici, le droghe e l’alcool, i rischi psico-cociali; inoltre si è analizzata la funzione dei soggetti pubblici della prevenzione (ASL, INAIL, ARPA, ISPESL, ecc.), la responsabilità del datore di lavoro e il ruolo degli altri soggetti del sistema della prevenzione (RSPP, RLS, Medico competente), quindi l’impiego dei dispositivi di protezione individuali (dpi).
 
Gli argomenti di lezione sono stati trattati da esperti, dirigenti, tecnici e professionisti della materia in rappresentanza della Regione, dell’ARPA, delle strutture di prevenzione della ASL di Foggia, della Medicina del Lavoro, di importanti realtà aziendali del territorio, nonché dal significativo contributo di aggiornamento sulla normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro dato, proprio nel corso dell’ultima giornata, dal dottor Vincenzo Bafundi, sostituto procuratore del Tribunale di Foggia.  
 
“La quasi totalità degli infortuni sul lavoro (in Provincia di Foggia circa 7000 all’anno, di cui 30 mortali nel 2006) sono causati, particolarmente in territori come il nostro, da mancanze e inadempienze in ordine alla sicurezza dei sistemi produttivi e dei luoghi di lavoro, alla stessa regolarità del rapporto di lavoro -ha ricordato il segretario provinciale della CGIL Salvatore Castrignano-. Al centro di tutte le azioni di prevenzione e di lotta al fenomeno, deve esserci sempre il lavoratore, che non va lasciato solo o addirittura penalizzato quando cerca di segnalare i rischi o quando ne è vittima. Per questo riteniamo che il primo risultato positivo di iniziative come questa sia la creazione di una o più reti di relazione, tra i lavoratori di diverse aziende e realtà territoriali, ma anche e soprattutto tra i lavoratori e le strutture o le Istituzioni preposte alla prevenzione e alla lotta alle inadempienze”.        
 

“Si tratta di creare un contesto di iniziativa e di mobilitazione continua sul tema della sicurezza, perché l’obiettivo dev’essere quello, assolutamente possibile e valido per ogni paese civile, di azzerare gli episodi infortunistici dovuti alla attività di lavoro. Perciò dobbiamo valorizzare le azioni positive. La Capitanata è diventata e può esserlo sempre più un laboratorio ed un modello di riferimento nella lotta agli infortuni sul lavoro. Con l’ASL abbiamo avviato iniziative importanti per i lavoratori del nostro territorio: il Coordinamento informativo provinciale in fase di perfezionamento funzionale; il rafforzamento degli organici della ASL preposti alla sicurezza del lavoro; il nuovo Centro di ricerca, formazione e controllo aperto a Macchia, che ha preso in carico questa attività formativa. Abbiamo recentemente già individuato e concordato con il commissario della Asl, Donato Troiano, un programma di attività che partiranno nei prossimi giorni e che, impiegando risorse del piano regionale di prevenzione, ci consentiranno di realizzare entro il corrente anno alcune iniziative formative destinate a rls in settori produttivi specifici (attività estrattive, lavoro agricolo,  cadute dall’alto nell’edilizia), un convegno di rilievo nazionale per fare il punto sulle operazioni di bonifica presso l’area industriale dell’ex Enichem di Manfredonia, una campagna di prevenzione ed informazione sulla sicureza nelle scuole, il potenziamento delle attività di vigilanza nel settore delle costruzioni, l’attivazione di un sistema di sorveglianza degli ex esposti all’amianto, la predisposizione di uno studio di fattibilità per la bonifica dell’area denominata “ex parco paglia” del Poligrafico di Foggia”.

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