Il punto di vista di The Next Generation Platform, il Gruppo innovativo che unisce sei agenzie specializzate in un ecosistema integrato, sull’evoluzione delle nuove figure professionali nate dall’incontro tra creatività e intelligenza artificiale, e sul valore che queste competenze apportano al mercato.
L’intelligenza artificiale sta ridefinendo le dinamiche del mercato del lavoro, impattando in modo sempre più tangibile anche i settori legati alla creatività, alla comunicazione e al marketing. Secondo l’ultimo rapporto di McKinsey1, entro il 2030 il 30% delle ore lavorative globali potrebbe essere automatizzato grazie all’AI, ma questo non implica una sostituzione delle competenze umane: al contrario, si tratta di un’evoluzione che apre nuove opportunità e modelli professionali.
In questo scenario, TNGP – The Next Generation Platform si pone come osservatorio privilegiato. Nato per affrontare le sfide del futuro e unire sotto un’unica visione le agenzie Together, Mambo, ZooCom, Artena, Offsite e Glint, TNGP intercetta ogni giorno i cambiamenti del mercato e li traduce in valore per i clienti, lavorando in maniera integrata attraverso le sue diverse anime specializzate.
Una delle trasformazioni più evidenti riguarda l’emergere di nuove professioni ibride, rese possibili proprio dalla diffusione degli strumenti di AI generativa.
Le nuove figure chiave nate in TNGP con l’AI
Le nuove professioni emergenti nell’ecosistema AI di TNGP e che si stanno affermando sempre più nel mondo del lavoro, si fondano su un mix unico di competenze tecnologiche, creative e strategiche, che permettono di affrontare le sfide di un mercato in rapida evoluzione. Chi aspira a contribuire con successo a questi ruoli deve sviluppare una solida capacità di interpretare e utilizzare gli strumenti di intelligenza artificiale, integrandoli con competenze specifiche del settore.
Per lavorare nell’ottimizzazione delle campagne media e nella gestione dei budget in modo data-driven, è essenziale saper analizzare grandi volumi di dati, padroneggiare piattaforme AI per il media planning e comprendere i meccanismi dei modelli predittivi e degli algoritmi di bidding. Queste abilità permettono di automatizzare workflow e cogliere opportunità di crescita in tempo reale, caratteristiche distintive dell’AI Media Strategist.
La dimensione creativa si reinventa grazie alle potenzialità dell’AI generativa. Chi lavora nella progettazione di contenuti visivi e animati deve essere capace di usare tool avanzati di generazione di immagini e video, oltre a possedere competenze in motion design e prompt engineering. Questa combinazione consente di accelerare i processi creativi mantenendo intatto il linguaggio e gli intenti comunicativi del brand, ruolo tipico del Generative Creative Designer.
Nella gestione e produzione dei contenuti multicanale, diventa essenziale saper utilizzare modelli linguistici avanzati per generare, ottimizzare e personalizzare testi, immagini e presentazioni, bilanciando sempre qualità e performance. Le competenze di SEO, UX writing e storytelling si uniscono a una capacità redazionale approfondita, tratti distintivi dell’AI Content Curator.
Infine, l’analisi strategica e la trasformazione dei dati in insight utili per il business richiedono padronanza di scraping web, costruzione di dashboard, modelli predittivi e API, integrate con le potenzialità dell’AI generativa. Questa figura, l’AI Insight Architect, è in grado di anticipare trend, localizzare contenuti e creare soluzioni personalizzate per i clienti, grazie a una visione ampia e tecnica sui dati.
Una trasformazione già in atto
Queste nuove figure non rappresentano solo un’evoluzione dei ruoli esistenti, ma una vera trasformazione del modo in cui le agenzie creative operano, progettano e consegnano valore, trasformazione che riguarda una grossa fetta del mercato del lavoro, tenendo in considerazione che in Italia, secondo le stime della Camera di Commercio le agenzie creative e di marketing sono circa 38.000, di cui poco più di 3.000 superano il milione di fatturato, che coinvolgono 150.000-200.000 occupati.
L’AI non sostituisce la creatività umana, ma ne amplifica le possibilità, portando a una ridefinizione dei processi, delle tempistiche e delle responsabilità.
“In questo nuovo capitolo della rivoluzione digitale, le professioni emergenti legate all’intelligenza artificiale non rappresentano solo nuovi ruoli, ma veri e propri nuovi paradigmi di linguaggi e competenze che stanno ridefinendo il nostro modo di creare, analizzare e comunicare. Per ricoprire questi ruoli innovativi occorre un approccio ibrido, che coniughi competenze tecniche di alto livello con capacità creative e strategiche, e che rispecchi la natura tecnologicamente potenziata e integrata del lavoro nel settore creativo di oggi, in un equilibrio dinamico, per guidare con efficacia l’innovazione e offrire valore reale ai nostri clienti in un mercato in costante evoluzione. La cultura aziendale gioca un ruolo fondamentale nel valorizzare la sperimentazione, e nel mettere in connessione esperienza, talento e approccio nativo di figure e seniority che in nuovi assetti e mix possono trovare un ulteriore livello di efficienza, performance e innovazione ” osserva Alessandro Gatti, CEO di TNGP.