Roma – L’Associazione Italiana Nomadi Digitali presenta il terzo rapporto sul nomadismo digitale in Italia, uno studio realizzato per capire ed esplorare tutte le possibilità generate dal fenomeno come opportunità per lo sviluppo sociale ed economico del nostro paese.

Nomadismo digitale e lavoro da remoto come leve capaci di migliorare la vita delle persone e dei lavoratori, la produttività delle aziende e, in generale, opportunità per trasformare l’Italia in una destinazione accogliente, attraente e ospitale per nomadi digitali e remoto worker: un percorso virtuoso per ridurre il divario economico e sociale del paese.

L’Associazione Italiana Nomadi Digitali (AIND), organizzazione no-profit nata con l’obiettivo di promuovere la cultura del lavoro da remoto e del nomadismo digitale nel nostro Paese, si propone di sostenere e agevolare la crescita in Italia di un movimento di persone libere di vivere e lavorare ovunque e attrarre nel nostro Paese professionisti, remote worker e nomadi digitali da tutto il mondo, con un impatto positivo evidente sulla sostenibilità e sopravvivenza di tante realtà territoriali. Attualmenbte la sua sede operativa è a Mattinata, sul Gargano.

“L’obiettivo di questa terza edizione del rapporto sul nomadismo digitale in italia è quello di accrescere la consapevolezza e la conoscenza del fenomeno “nomadi digitali” nel nostro Paese, e comprendere in che modo questo possa contribuire a sostenere un reale processo di rilancio e di sviluppo per l’Italia. Valorizzando i nostri territori, attraverso l’attrazione di lavoratori da remoto, professionisti, e più in generale talenti, nei piccoli centri e nelle aree interne del nostro Paese.” – dichiara Alberto Mattei Presidente dell’Associazione Italiana Nomadi Digitali – “La ricerca si focalizza sulle opportunità e sugli impatti economici, sociali e ambientali derivanti dal lavoro remoto e dal nomadismo digitale sulle comunità locali. Questo terzo rapporto intende evidenziare i vincoli e le criticità attuali che impediscono al nostro Paese e ai nostri territori di diventare destinazioni autenticamente attrattive, accoglienti e ospitali per la nuova generazione di imprenditori, professionisti e lavoratori da remoto, che godono della libertà di vivere e lavorare ovunque.”

“La consapevolezza che il Nomadismo Digitale può avere un impatto sociale importante, soprattutto per le piccole comunità, ci sprona a fare percorsi partecipati, a tutti i livelli, anche istituzionali. Esempio virtuoso è il lavoro congiunto con la Regione Puglia, con obiettivi e progettualità che, siamo certi, potranno ispirare e stimolare il dibattito a livello Nazionale e rendere, così, l’ Italia un paese a misura di “nomadi digitali e remote worker”. – aggiunge Massimo Ciuffreda, Vicepresidente dell’Associazione e responsabile per la Puglia ”

Il report è stato patrocinato dalla Regione Puglia che, con gli assessorati al Turismo e alle Politiche Giovanili, è da sempre attenta al fenomeno del nomadismo digitale. In particolare per le potenzialità legate alle nuove forme di Turismo e alla capacità di attrarre Talenti da tutto il mondo per uno sviluppo innovativo e sostenibile del territorio (In linea con il Piano Strategico “Mare a sinistra” avviato nel Settembre del c.a.)

Il Patrocinio dell’ Assessorato al Turismo  al Terzo Report Nazionale sul Nomadismo Digitale in Italia rafforza la collaborazione con l’ Associazione Italiana Nomadi Digitali. Obiettivo : giungere alla definizione di una norma che contenga e sviluppi gli elementi identificativi del fenomeno e che possa continuare e dare sostanza al percorso della Regione Puglia.

“La Puglia continua ad essere terreno fertile per il nomadismo digitale. Un fenomeno che, per noi, abbraccia il turismo, le nostre comunità e le politiche giovanili. Puntiamo ad un modello di turismo che valorizzi le nostre radici, che sappia accogliere e soprattutto offrire un’esperienza autentica per chi vuole vivere il nostro territorio non solo per la bellezza, ma anche per la sua cultura e le sue tradizioni dichiara Gianfranco Lopane Assessore Turismo, Sviluppo e impresa turistica.” Le nostre comunità, fulcro di un percorso regionale di innovazione sociale e digitale, sono sempre più pronte ad accogliere chi da “turista” diventa concittadino temporaneo e sceglie la Puglia come meta di viaggio, lavoro o anche di vita. Penso ai nostri giovani, ai talenti, ai professionisti pugliesi che oggi, più che mai, vogliamo mettere nelle condizioni di poter tornare a casa e costruire in questa terra meravigliosa i loro progetti più ambiziosi. Penso anche a chi, da ogni parte del mondo, vede la Puglia come meta per sviluppare un futuro condiviso, sostenibili e soprattutto felice.”

“WINDTRE, operatore multiservizio che offre connessioni, energia e prodotti assicurativi*, da sempre sensibile alle tematiche di sviluppo sostenibile, ha lanciato nel 2021, nell’ambito del piano ESG dell’azienda, il progetto Borghi Connessi, con l’obiettivo di accompagnare  la crescita dei piccoli Comuni italiani grazie a connettività e tecnologie smart. Si tratta di un intento comune con l’Associazione Italiana Nomadi Digitali,  dal quale è nata la partnership tra WINDTRE e l’Associazione, che ha portato l’azienda ad essere main Sponsor del Terzo Rapporto Annuale sul Nomadismo Digitale in Italia”

“Wind Tre, tramite l’accordo di collaborazione con l’Associazione Italiana Nomadi Digitali, vuole contribuire allo sviluppo del lavoro da remoto nei piccoli borghi italiani” – dichiara Alberto Pietromarchi, Wholesale Director e Sustainability Ambassador di WINDTRE – “Riteniamo che ci siano notevoli sinergie tra gli obiettivi di sostenibilità perseguiti da Wind Tre con il progetto Borghi Connessi ed il lavoro dell’Associazione Italiana Nomadi Digitali, poiché il fenomeno dei c.d. Nomadi Digitali può riportare i piccoli borghi italiani in una posizione più centrale rispetto alla società italiana e stimolare la loro crescita economica sostenibile. “