Il valore creato dal museo al centro della pubblicazione
555.896 presenze sull’intera Rete MUSE, di cui oltre 124.500 partecipanti alle proposte educative, oltre 50% del budget autofinanziato e 15.700.000 euro restituiti all’economia locale in termini di impatto diretto e fiscale con oltre 890 fornitori coinvolti. Sono solo alcuni dei dati raccolti nel Bilancio di missione 2024, il documento che racconta in modo trasparente e partecipato il valore generato dal museo per la società. Un bilancio che, attraverso dati, immagini e testimonianze, rendiconta il perseguimento della missione scientifica, sociale ed economica del museo in termini quantitativi e qualitativi, mettendo in luce anche l’impatto ambientale e culturale.
VISITATRICI E VISITATORI
Il MUSE – Museo delle Scienze di Trento, polo culturale in continua evoluzione, chiude il 2024 con 460.179 presenze (nel 2023 erano state 452.870). L’intera Rete MUSE, composta anche da Giardino Botanico Alpino e Terrazza delle Stelle alle Viote del Monte Bondone, Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo, Museo delle Palafitte del Lago di Ledro e Palazzo delle Albere a Trento, ha accolto un totale di 555.896 presenze (+2% rispetto al 2023), confermandosi tra le realtà museali più visitate d’Italia. A livello di provenienze, il 68% arriva da fuori provincia (30% Veneto, 25% Lombardia, 17% Emilia-Romagna); cresce leggermente il pubblico estero: è il 10% del totale.
Superato nel mese di dicembre 2024 anche il traguardo dei 5 milioni di visitatrici/ori dall’apertura del MUSE.
Da evidenziare, a livello di numeri, la crescita delle sedi territoriali MUSE: nel 2024 il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro ha sfiorato le 50 mila presenze, raggiungendo il numero più alto della sua storia (dal 1972), il Giardino Botanico Alpino e la Terrazza Stelle alle Viote del Bondone hanno registrato rispettivamente +10% e +5%, mentre il Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo con le sue 17.500 presenze ha registrato un + 12% rispetto all’anno precedente.
Cresce anche il pubblico scolastico, che rappresenta circa il 22,5% del totale: nel 2024 i servizi educativi del museo hanno coinvolto 124.575 utenti, proponendo 99 differenti attività (di cui 12 di nuova programmazione). Oltre 1.300 le/i docenti coinvolte/i in corsi di formazione promossi dal MUSE.
MOSTRE ED EVENTI
Relativamente all’offerta culturale declinata in eventi rivolti al pubblico, il 2024 ha visto la realizzazione di 122 appuntamenti e 16 progetti espositivi temporanei. Tra le mostre più rilevanti, spiccano “The Mountain Touch”, in collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna di Torino, e la nascita di “Collezione Antropocene”, grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Da ricordare anche l’attività del nuovo spazio MUSE Agorà, la “piazza” del museo dove discutere di crisi climatica e futuro, e l’avvio dell’esperienza partecipativa dell’Assemblea delle cittadine e dei cittadini sul clima, proposta per la prima volta a Trento. Rinnovati, inoltre, il Maxi Ooh!, lo spazio dedicato alla prima infanzia con un innovativo percorso a tema bosco, e il MUSE Café.
RICERCA SCIENTIFICA
Il MUSE è anche un centro di ricerca riconosciuto a livello locale, nazionale e internazionale, che vanta oltre 150 collaborazioni scientifiche in Italia e in Europa. Nel 2024 le ricercatrici e i ricercatori MUSE hanno elaborato oltre 400 prodotti di comunicazione che comprendono pubblicazioni scientifiche, report tecnici e attività di diffusione della conoscenza scientifica.
Le collezioni del museo, che spaziano dalla botanica all’archeologia, dalla zoologia alla geologia, si ampliano: sono 340 e custodiscono un patrimonio di 5.637.000 reperti.
PERSONALE
Nel 2024 hanno lavorato al MUSE e presso le sedi territoriali 301 persone.
L’età media è 43 anni; il 59% è di genere femminile.
Un’attenzione sempre maggiore è rivolta al benessere lavorativo del personale con oltre 3.300 ore di formazione orientate all’acquisizione di nuove conoscenze ma anche al consolidamento dei rapporti interpersonali e al potenziamento delle capacità relazionali e umane. Il miglioramento degli aspetti psicologici e motivazionali è stato anche al centro della Giornata Staff 2024, momento di formazione, ricerca e laboratorio attorno al tema del “valore generato del museo” che a settembre scorso ha coinvolto 180 persone, suddivise in 24 gruppi, attraverso 6 attività a rotazione. Il valore del museo è in parte non noto, pertanto attraverso meccanismi di intelligenza collettiva, con strumenti creativi di riflessione, è stato raccolto materiale importante di ricerca per descrivere in modo nuovo il valore, attraverso la voce delle persone che ne sono protagoniste.
RICONOSCIMENTI
Un museo sempre più attento alla partecipazione, all’accessibilità, alla parità di genere e ai nuovi linguaggi.
Tra i riconoscimenti ricevuti nel 2024 c’è il Marchio open della Provincia di Trento, che certifica l’accessibilità delle strutture culturali e turistiche presenti sul territorio: il MUSE è stato il primo museo trentino a riceverlo.
Alla libreria del MUSE Shop è stato invece attribuito il Premio RO.ME – Museum Exhibition Libreria Museale Italiana 2024, riconoscimento che premia le librerie museali permanenti in Italia, valutando la qualità dei prodotti editoriali e di merchandising, il lay out grafico, l’allestimento e il servizio.
COMUNICAZIONE
La comunità MUSE cresce anche online. Il sito web del MUSE è stato visitato da 911.391 utenti (+2,1% rispetto al 2023) per un totale di 2.577.822 pagine visualizzate. I canali social MUSE nel 2024 contano 193.000 follower (+9% rispetto al 2023) e nel corso dell’anno sono stati pubblicati oltre 1.400 contenuti. La produzione multimediale ha realizzato 30 prodotti tra video reportage, podcast e trailer. La rassegna stampa conta oltre 5.700 uscite su stampa cartacea e online, tv e radio.
MEMBERSHIP
Il programma Membership, pensato per promuovere la fidelizzazione del pubblico, coinvolge una community di oltre 2.000 persone. Attraverso la Corporate membership, inoltre, oltre 50 aziende sostengono il museo, partecipando a progetti culturali in modo attivo. Novità 2024 è il lancio della membership Culture and Care attraverso la quale utenti e associate/i di 10 associazioni di promozione sociale possono accedere all’offerta culturale del MUSE.
SOSTENIBILITÀ ECONONOMICA
Il bilancio finanziario 2024 ha determinato una spesa pari a 11.170.735 euro, di cui il 51% è autofinanziata. L’autofinanziamento è costituito principalmente da biglietti di ingresso e attività educative (24%), da progetti e consulenze scientifiche (11%), ma anche, per una percentuale del 16%, da elementi accessori (MUSE Shop, affitto sale, sponsorizzazioni). È pari a 15.700.000 euro, invece, l’impatto diretto e fiscale che il museo ha generato per l’economia locale. Nell’ultimo anno i fornitori sono stati 890.
Misurata anche l’impronta di carbonio (carbon footprint) del MUSE, pari a 938 tonnellate di CO2, in parte mitigata da varie forme di risparmio energetico.
DICHIARAZIONI
“Affrontare ogni anno la pratica museale attraverso la lente di un Bilancio di missione, spiega Francesca Gerosa, assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento, è una sfida che mette in relazione la pratica delle azioni attuate con una meta precedentemente figurata verso la quale si tende, tutti insieme e con chiara intenzione, nell’operare quotidiano. Ormai da anni questa è un’abitudine del MUSE che ancora una volta mette in luce quanto la sua essenza sia orientata ad andare verso un orizzonte di senso che traghetta con lungimiranza il patrimonio culturale e naturale nella complessità contemporanea, per affrontare temi come la sostenibilità, l’accessibilità, i diritti di conoscenza e l’inclusività. Responsabilità, reciprocità, ascolto, condivisione, coerenza, costanza e perseveranza sono solo alcune delle qualità che mi piace associare al MUSE di oggi: una comunità di pratica, attenta inevitabilmente alla scientificità del proprio sapere, ma volitivamente orientata a promuovere e sviluppare un senso attuale di ‘museo’, rivolto alle persone, ai loro bisogni, alla loro ricerca di informazione e di conoscenza”.
“Questo Bilancio di missione – sottolinea il presidente MUSE Stefano Bruno Galli – presenta numeri davvero molto importanti e arriva alla fine di un anno particolare che ha visto cambiamenti importanti a livello di vertice (sono cambiati presidente, due terzi del CdA e direttore). Dalle pagine del bilancio emergono elementi che meritano attenzione e che contraddistinguono il MUSE nel segno della sostenibilità (economica, sociale e ambientale). Anzitutto la virtuosità, testimoniata dal poter contare sulle risorse proprie in misura superiore al 50%. C’è poi un elemento specificamente caratterizzante del MUSE: le sue ricercatrici e i suoi ricercatori, premessa per un’attività divulgativa di qualità, seria e rigorosa, scientificamente strutturata, che si rivolge a un pubblico eterogeneo e molto ampio. Il MUSE, infine, è un ambiente sereno e vivace; è un museo protagonista del nostro presente culturale che diffonde interrogativi e sollecita la diffusione di un pensiero critico nell’osservazione della realtà delle cose. E restituisce alla società un grande valore, soprattutto in termini culturali, certificato dai numeri contenuti in questo Bilancio di missione”.
“Da 15 anni MUSE crede nel Bilancio di missione – afferma il direttore MUSE Massimo Bernardi – quale occasione di rendere conto, di comunicare, dati ed evidenze che raccontano il nostro agire nel corso di un anno; uno strumento di trasparenza rispetto all’investimento pubblico in ricerca e cultura affidato al MUSE, nonché la base fattuale sulla quale impostare le programmazioni future. E proprio sulle strategie future stiamo lavorando in queste settimane anche grazie ai dati presentati in questo Bilancio con tre priorità strategiche: la partecipazione inclusiva dei nostri portatori di interesse alla programmazione e alla valutazione dell’impatto delle nostre attività, la rilettura del nostro agire alla luce delle trasformazioni eco-sociali in corso, e la ricerca e l’innovazione come metodo di lavoro di tutto il museo”.