Partnership strategica tra la storica azienda ravennate e la startup milanese per rivoluzionare il monitoraggio e la manutenzione stradale con soluzioni digitali e sostenibili
Milano – In un momento cruciale per la sicurezza e la transizione digitale delle infrastrutture italiane, Ecogest S.p.A., player nazionale nella gestione ambientale della rete stradale e autostradale, e Displaid S.r.l., startup deep tech nata al Politecnico di Milano, specializzata in sensoristica intelligente e analisi dati sfruttando l’Intelligenza Artificiale, uniscono le forze per dare vita a un progetto ad alto contenuto tecnologico e sostenibile.
La partnership punta a trasformare il modo in cui ponti, viadotti e sedi stradali vengono monitorati e mantenuti, portando sul mercato soluzioni integrate di asset management e manutenzione predittiva. L’obiettivo è chiaro: rendere le infrastrutture italiane più sicure, intelligenti e sostenibili, in linea con le direttive europee e le priorità del PNRR.
L’intesa prevede l’integrazione tra le competenze tecnologiche di Displaid e la consolidata esperienza operativa di Ecogest. Displaid fornirà sistemi di monitoraggio in tempo reale, basati su sensori avanzati e piattaforme digitali per l’analisi dei dati. Ecogest metterà in campo la propria struttura tecnica, il personale qualificato e una presenza capillare sul territorio nazionale, assicurando l’applicazione concreta delle soluzioni sviluppate.
Nel corso della collaborazione saranno sviluppate offerte congiunte rivolte a enti gestori, avviati test su casi reali e verrà definita una pipeline commerciale condivisa. È inoltre previsto un piano di formazione tecnica per il personale, curato da Displaid, mentre Ecogest si occuperà della selezione delle risorse coinvolte. Entrambe le aziende condividono l’intenzione di portare questo modello anche oltre i confini nazionali, aprendo il progetto a una dimensione internazionale.
“Questo accordo rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso di digitalizzazione e sostenibilità che Ecogest ha intrapreso da tempo – ha dichiarato Valerio Molinari, Azionista di riferimento, Ecogest S.p.A. -. La collaborazione con una realtà dinamica e altamente tecnologica come Displaid ci consente di rafforzare la nostra proposta verso il mercato pubblico e privato, offrendo soluzioni sempre più integrate e intelligenti per la manutenzione delle infrastrutture.”
“Crediamo che la presenza capillare sul territorio e la grande esperienza facciano di Ecogest il partner ideale per portare la nostra tecnologia ad essere applicata ad ampio spettro sulle infrastrutture – ha aggiunto Lorenzo Benedetti, Amministratore Delegato di Displaid -. In un momento in cui queste sono sempre più centrali per l’equilibrio economico, sociale e ambientale del Paese, crediamo che innovare significhi soprattutto avere un impatto reale. Questa intesa va esattamente in quella direzione.”
L’intesa non è solo un’intenzione progettuale, ma un’iniziativa concreta: nei prossimi mesi le due realtà daranno vita a un laboratorio operativo permanente per testare soluzioni sul campo e offrirle agli enti gestori in modalità chiavi in mano. Le attività si concentreranno inizialmente in Italia, ma con una visione orientata ai mercati europei ed extraeuropei.
In un settore ancora oggi segnato da ritardi nell’adozione di strumenti digitali, questa alleanza rappresenta un caso virtuoso di contaminazione tra industria tradizionale e startup tech. Un modello innovativo che potrebbe segnare l’inizio di una nuova era nella gestione delle infrastrutture pubbliche italiane. In un contesto dove i cambiamenti climatici stanno accelerando fenomeni naturali estremi, la partnership tra Ecogest e Displaid si fa ancora più rilevante. Le due realtà, infatti, stanno sviluppando soluzioni tecnologiche avanzate per monitorare e prevedere i rischi legati a eventi climatici estremi. Tra queste innovazioni, i sensori per monitorare fenomeni come l’autocombustione e i cedimenti dei pendii, che, oltre all’erosione, sono sempre più influenzati da frane improvvise e altri eventi atmosferici estremi. Con questa alleanza, non solo si affrontano le problematiche della sicurezza infrastrutturale, ma si anticipano anche le sfide imposte dal cambiamento climatico, con l’obiettivo di proteggere meglio il nostro patrimonio infrastrutturale e di garantire un futuro più sicuro e sostenibile.