“Fa molto bene l’assessore Minervini a rintuzzare il governo e le Ferrovie dello Stato sulla questione dell’alta velocità in Puglia. La tratta Bari-Napoli è difatti un autentico scandalo, indegno di un paese della civile Europa. Non credo  di passare per un meridionalista piagnone se dal canto mio aggiungo che le dissestate e lentissime linee  ferroviarie esprimono forse l’ingiustizia più grave patita della nostra  regione in quanto a  infrastrutture inadeguate ed obsolete. I pugliesi peraltro hanno, come dire, già dato in termini di  trasporti aerei. Si  consideri infatti il trattamento a loro riservato dalla monopolistica compagnia di bandiera.  Ai giorni nostri, se almeno nei cieli è possibile spostarsi con tempi degni del XXI secolo lo si deve all’iniziativa privata, e dunque non ci resterebbe che augurarci che anche nelle tratte ferroviarie avvenga una consimile liberalizzazione. Ma, visto che l’Alitalia si appresta a divenire patrimonio francese,  è davvero questo che i nostri ministri auspicano  per il nostro traffico ferroviario? Matteoli, che tanto si sbraccia per accordare priorità alle linee settentrionali, forse non intuisce che noialtri del sud ne abbiamo abbastanza di avveniristici progetti sullo sviluppo delle reti del mediterraneo, buoni solo per animare i dibattiti nei convegni. Sappia, signor ministro, che alle chiacchiere preferiremmo i concreti piani industriali. I quali, chissà perché, continuano a riguardare solo le fortunate  terre al di là della linea gotica”.

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