Il completamento della diga, dopo 32 anni di attesa. Il ceo di Valente SpA, impresa di origini campane, Alberto Menoncello: «Le grandi opere hanno bisogno di piccole imprese che fanno lavori su misura»

 

Valente S.p.A. in prima linea per la diga di Campolattaro. L’azienda milanese, specializzata nella movimentazione su rotaia, con il suo intervento rende possibili i lavori di scavo all’interno dei tunnel. Si tratta di una commessa da 1,3 milioni di euro per fornire rotaie e traversine su misura, componenti per il fissaggio del convoglio di scavo.

«La talpa (ndr fresa meccanica a piena sezione o TBM) – spiega Alberto Menoncello, ceo e presidente dell’azienda – scava un tunnel di grande diametro e i volumi di pietra e roccia rimossi durante i lavori devono essere trasportati all’esterno, muovendosi su binari che abbiamo appositamente progettato per l’occasione. Anche gli addetti ai lavori si spostano dentro e fuori la galleria su questi stessi binari di Valente».

Ci sono voluti 32 anni per avviare la realizzazione della galleria di Campolattaro che trasferirà 150 milioni di metri cubi d’acqua dall’invaso all’impianto di potabilizzazione e alla centrale idroelettrica a valle dello sbarramento.

Valente, sul mercato dal 1919, ha un legame storico con la Campania. Il quartier generale dell’azienda è a Lainate, alle porte di Milano, ma le radici sono a Napoli: napoletano era il suo fondatore, Vincenzo Valente, imprenditore che trasformò la sua officina artigianale a Gallarate in una realtà strutturata per distribuire rotaie per cantieri, porti e miniere, oltre che per il trasporto ferroviario. Con Menoncello, che ha rilevato l’azienda sul finire degli anni Ottanta, Valente ha abbandonato quasi del tutto il settore del trasporto ferroviario, per battere la strada della specializzazione in un business per pochi, ma determinante. Valente, ha fatto del tunneling, ovvero dell’insieme delle tecniche per realizzare gallerie sotterranee, uno dei pilastri della sua attività.

«Per realizzare grandi infrastrutture c’è bisogno anche di piccole e medie imprese che sappiano svolgere lavori specifici e di precisione – spiega Menoncello -. Nel caso di Campolattaro, la soddisfazione, per noi, è quella di sentirci ingranaggio indispensabile: senza Valente, o comunque senza un’azienda specializzata nel tunnelling e nella movimentazione su rotaia, questa grande opera idrica sarebbe rimasta un miraggio».

La competenza nel tunnelling ha permesso a Valente di partecipare a progetti di portata internazionale: dalla TAV Torino-Lione al Tunnel della Manica, passando per Metro Roma, il passante ferroviario di Firenze e il nuovo collettore di Torino. Oggi, la sfida è Campolattaro: una missione possibile, dopo 32 anni di stasi.