«Tra luglio 2024 e giugno 2025 il crowdinvesting ha raccolto complessivamente 260,65 milioni di euro, un ottimo risultato tenendo conto dei nuovi fattori esogeni: l’eccessiva regolamentazione e un trattamento fiscale disallineato rispetto ad altri strumenti d’investimento e rispetto ad altri Paesi». Così Ener2Crowd, la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti ESG, commenta i risultati evidenziati nel decimo rapporto dell’Osservatorio sul Crowdinvesting del Politecnico di Milano (Polimi).
Ener2Crowd sottolinea che dal 2024 ad oggi il numero di piattaforme italiane abilitate a operare a livello europeo è aumentato del 27% e che negli ultimi 10 anni il crowdinvesting italiano ha raccolto oltre 1,57 miliardi di euro, a conferma della solidità strutturale del settore.
Nonostante la flessione generale segnalata dal Polimi, il lending alle imprese ha mantenuto volumi robusti con 142 milioni raccolti e rendimenti medi superiori al 10%. Proprio in questo ambito, Ener2Crowd ha raccolto 16,6 milioni nell’ultimo anno, posizionandosi tra i principali operatori del settore.
«Il rallentamento attuale è parte di una fase ciclica fisiologica, non un’inversione di tendenza. Il mercato sta selezionando i player più solidi e premiando progetti ad alto impatto con ritorni certi» afferma Niccolò Sovico, CEO e co-fondatore di Ener2Crowd.
«Il crowdinvesting italiano sta entrando in una nuova fase, dove qualità, trasparenza e impatto ambientale guideranno l’allocazione dei capitali, anche istituzionali» conclude Paolo Baldinelli, Executive Chairman e co-fondatore di Ener2Crowd. |