Roma – La Rete dei Comuni Sostenibili rilancia la propria azione e lo fa in un giorno simbolico: i dieci anni dall’adozione di Agenda 2030 delle Nazioni Unite. E l’impegno dell’associazione, nata nel 2021, è partito proprio per dare concretezza e radicamento a questa spinta globale per lo sviluppo sostenibile. Nella sala delle conferenze Mons. Luigi DI Liegro, sede istituzionale della Città metropolitana di Roma (che ha patrocinato l’evento), ha avuto luogo il primo Consiglio Nazionale della Rete. Formato da sindaci, presidenti di provincia e amministratori locali provenienti da tutta Italia, è un nuovo organismo dirigente dell’associazione ed è stato eletto in occasione della scorsa assemblea nazionale che si è tenuta a marzo.
Si apre, quindi, una nuova fase di crescita per la Rete dei Comuni Sostenibili, che prosegue il proprio percorso di affermazione e messa a terra dei progetti relativi allo sviluppo sostenibile dei territori.
Ad aprire la giornata un intervento introduttivo di Enrico Giovannini, cofondatore e direttore scientifico di ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, nata proprio in seguito ad Agenda 2030.
“Il decennale dell’Agenda 2030 rappresenta un passaggio cruciale per valutare i progressi compiuti e rilanciare l’impegno verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. I comuni hanno un ruolo fondamentale perché sono il livello istituzionale più vicino ai cittadini e possono tradurre in azioni concrete le strategie nazionali ed europee – dichiara Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) –. La Rete dei Comuni Sostenibili ha dimostrato come il monitoraggio delle politiche locali sia uno strumento essenziale per rendere la sostenibilità un pilastro delle comunità. Oggi più che mai occorre rafforzare la collaborazione tra Stato, regioni e autonomie locali, affinché le scelte politiche producano risultati tangibili nella lotta alla crisi climatica, nella riduzione delle disuguaglianze e nel miglioramento della qualità della vita delle persone”.
Giovannini ha ricevuto dai presidenti della Rete dei Comuni Sostenibili la Libellula dell’associazione, uno dei riconoscimenti che l’associazione conferisce a chi sostiene i princìpi dello sviluppo sostenibile e contribuisce a metterli in pratica.
“Il primo Consiglio Nazionale della Rete dei Comuni Sostenibili è stato un successo, anche in termini di qualità del confronto – commentano i presidenti della Rete, Valerio Lucciarini De Vincenzi e Benedetta Squittieri –. A dieci anni dalla nascita di Agenda 2030 è importante ribadirne non solo l’attualità ma l’urgenza: occorre intensificare gli sforzi a ogni livello. Servono scelte coraggiose – precisano – capaci di andare oltre il 2030: l’Agenda va proiettata verso un orizzonte 2040 o 2050 per dare continuità e visione alle politiche di sostenibilità, potenziando il processo di transizione ecologica, energetica e digitale con risorse adeguate alla sfida. In Europa e nei singoli stati ogni legge e ogni bilancio dovrebbero essere valutati alla luce degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Infine, è necessario valorizzare il ruolo decisivo dei territori – comuni, province, città metropolitane e regioni – perché è lì che la sostenibilità si traduce in politiche concrete. Come Rete, siamo molto soddisfatti del lavoro di questi quasi cinque anni al fianco di sindaci, presidenti di provincia e amministratori locali. Il progetto è riconosciuto ormai a livello nazionale ed è strategico per stimolare l’azione quotidiana delle amministrazioni e delle comunità locali. Ringraziamo i rappresentanti degli enti che hanno partecipato al primo Consiglio e il direttore scientifico di ASviS, Enrico Giovannini, per il prezioso contributo. Insieme verso uno sviluppo davvero sostenibile è l’unica strada percorribile”.
Il Consiglio Nazionale è stato il momento ideale anche per la consegna della Libellula della Rete dei Comuni Sostenibili a nuove realtà che sono di recente entrate a far parte dell’associazione: Bergamo, Erchie, Artena, Cascina, Poggio Mirteto e la Provincia di Taranto.
Altro obiettivo fondamentale di questo primo Consiglio Nazionale della Rete dei Comuni Sostenibili è stato la condivisione e la discussione della road map delle attività progettuali e delle iniziative dell’associazione a cura di Giovanni Gostoli (direttore generale) e Maurizio Gazzarri (direttore tecnico).
Ecco tutti i componenti del Consiglio Nazionale della Rete dei Comuni Sostenibili: https://www.comunisostenibili.eu/consiglio-nazionale/
“Anche se siamo ormai nella seconda parte dell’anno, è sempre un buon momento per aderire alla Rete – commentano i direttori –. Durante questo autunno lavoreremo alla redazione della nuova Guida dei Comuni Sostenibili italiani edizione 2026/2027, mentre tutti gli enti locali hanno tempo fino al 31 dicembre per completare il monitoraggio e trasmettere i dati sugli indicatori di competenza comunale all’associazione per poter ottenere la Bandiera Comune Sostenibile 2026 insieme al relativo Rapporto di sostenibilità”.
“Insomma – proseguono –, ci sono tante cose ancora in ballo in questa fine del 2025 e il Consiglio Nazionale è un momento cruciale per la nostra attività, grazie anche alla grande partecipazione di comuni e province a questa giornata. Abbiamo, inoltre, avuto occasione di illustrare la ‘fase 2 del monitoraggio verso le Agende Locali 2030’ e una novità: nei primi mesi del 2026 partirà la nuova Piattaforma Digitale della Rete dei Comuni Sostenibili: uno strumento che permetterà ai comuni, tra le altre cose, di avere a disposizione una dashboard sui risultati raggiunti nel campo della sostenibilità e aiutarli a rafforzare la comunicazione”.
Infine, sarà un autunno pieno di iniziative per la Rete dei Comuni Sostenibili.
L’associazione partecipa e promuove anche quest’anno il corso di formazione “A Scuola di Città”, insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e ad Ali Autonomie all’interno del Festival delle Città, dall’1 al 3 ottobre. Poi, è prevista la partecipazione della Rete alla nuova edizione degli Stati Generali delle Città Intelligenti di City Vision a Padova, il 20 e 21 ottobre. In questo contesto, la Rete è community partner e promuove un tavolo di lavoro su giovani e sostenibilità e sulla Valutazione d’Impatto Generazionale (VIG) nei comuni. Inoltre, la Rete sarà ospite di alcune iniziative di partner a Ecomondo, che avrà luogo come ogni anno a Rimini dal 4 al 7 novembre. In più, inviterà i comuni aderenti alla mobilitazione per la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (22-30 novembre).
Questi appuntamenti contribuiranno a “preparare” anche un’altra ricorrenza particolarmente significativa per la Rete: nel 2026 ricorreranno i dieci anni dalla nascita di ASviS e il direttore generale Giovanni Gostoli fa parte dell’advisory board per le celebrazioni.
Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili
La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all’adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Hanno aderito oltre 150 enti locali ed è in costante espansione. A maggio 2025 è stata pubblicata la seconda edizione della Guida dei Comuni Sostenibili italiani. Nel 2025 è stata inclusa fra i partner della campagna di Caterpillar Radio2 M’illumino di Meno del 16 febbraio dedicata al risparmio energetico e alla promozione degli stili di vita sostenibili. Sempre nel 2025, ha fatto il proprio ingresso nel Forum nazionale per lo Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.