L’Italia è fuori dalla recessione. Lo dice il Governo, lo annuncia Confindustria. Peccato che a discapito di un ottimismo che non fa i conti con la vita reale di lavoratori, lavoratrici, precari, giovani, ci sono i numeri che parlano di un tessuto produttivo del Paese ancora in forte sofferenza.
 
Basta leggersi i dati sull’andamento della Cassa integrazione elaborati dalla Cgil e aggiornati al mese di maggio 2010, numeri che suonano come una bocciatura alle misure del Governo a sostegno di una ripresa che non c’è: le ore di Cig richieste sono le più alte di sempre, 116 milioni in tutt’Italia per il solo mese di maggio, con un +36% rispetto allo stesso mede del 2009.
 
Crisi che non cessa i suoi effetti nemmeno in una provincia non fortemente industrializzata come quella di Foggia: in Capitanata, nel periodo che va da gennaio a maggio 2010, le ore di cassa integrazione ordinaria 1,3 milioni, rispetto ai 984mila del 2009 con un aumento del 34,7Gran parte delle ore ricade su due soli settori: i più colpiti l’edilizia, con 521mila di Cigo, e la meccanica con 444mila ore.
 
Cresce ancor più il ricorso alla cassa integrazione straordinaria e quella in deroga, il che significa che aumentano le crisi aziendali e quelle che stanno chiudendo: in provincia di Foggia nel periodo gennaio-maggio 2009 le ore erano state 329.558, mentre sono aumentate del 64,24% nel 2010, arrivando a 541mila ore. Estrapolando il dato della sola cassa straordinaria, l’aumento rispetto allo scorso anno è del 193%.
 
In totale le ore di cassa integrazione registrate nel periodo gennaio-maggio in provincia di Foggia sono state 1,8 milioni, che tradotto in perdita di salari in busta paga ha significato circa 8 milioni di euro in meno nelle tasche di lavoratori e delle lavoratrici di Capitanata.

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