Io non sono, non ho mai preteso, né pretendo di essere un uomo rappresentativo della cultura. Io credo di essere rappresentativo di quegli strati profondi delle masse popolari più umili e più povere che aspirano alla cultura, che si sforzano di studiare e cercano di raggiungere quel grado del sapere che permetta loro non solo di assicurare la propria elevazione come persone singole, di sviluppare la propria personalità, ma di conquistarsi quella condizione che conferisce alle masse popolari un senso più elevato della propria funzione sociale, della propria dignità nazionale e umana… La cultura non soltanto libera queste masse dai pregiudizi che derivano dall’ignoranza, dai limiti che questa pone all’orizzonte degli uomini: la cultura è anche uno strumento per andare avanti e far andare avanti, progredire e innalzare tutta la società nazionale…”.

“Abbiamo scelto di ricordare la straordinaria figura di Giuseppe Di Vittorio a 54 anni dalla sua morte con uno stralcio del discorso pronunciato al II congresso della cultura popolare di Bologna, l’11 gennaio 1953 – spiega la segretaria generale della Cgil di Foggia, Mara De Felici – perché nel celebrare l’anniversario della sua scomparsa si possa rifuggire dalla ritualità e dalla sterile commemorazione per indicare ancora una volta la straordinaria attualità del suo impegno e del suo messaggio. Per quanto differente il contesto, proprio oggi che il nostro Paese sta affrontando una gravissima crisi sociale ed economica ci sarebbe quanto mai bisogno di investire in cultura, in sapere, in formazione, per dare prospettiva e futuro alla nazione, ai suoi giovani. Tutto il contrario invece di quello che sta facendo il Governo, impegnato ad attaccare i diritti, il lavoro, i sindacati. La storia e l’essenza stessa di quel che ha rappresentato Giuseppe Di Vittorio”.

Sono passati 54 anni dal quel 3 novembre in cui il padre del sindacato italiano morì in seguito ad un malore dopo aver tenuto un comizio a Lecco. E l’Associazione Casa Di Vittorio e la Cgil di Capitanata hanno lavorato ad un fitto calendario di incontri che si terrà domani nella sua città natia, Cerignola, per ricordarne la figura e l’impegno. Nell’occasione celebrando un gemellaggio tra la Camera del Lavoro di Grosseto e quella del centro ofantino.

Si comincia alle ore 10 presso l’Istituto “Dante Alighieri” con la proiezione de documentario prodotto da Casa Di Vittorio dal titolo “Indesiderabili”, che narra della vicenda umana e politica degli esuli confinati in un campo francese durante il fascismo; tra loro Baldina Di Vittorio. All’incontro saranno presenti anche delegazioni di studenti e insegnanti di altri istituti di Cerignola.

Nel pomeriggio, dalle ore 16.30, presso la sede dell’Associazione Casa Di Vittorio, in occasione della Festa del Tesseramento per il 2012, vi sarà la presentazione del volume “Neanche se mi uccidi. Vita di Peppino Papa”, da bracciante a storico dirigente della Cgil a Lucera e nel Subappennino, poi sindaco del centro svevo e consigliere regionale del Pci, che nel suo impegno politico e sociale ebbe modo di lavorare di fianco a Di Vittorio. Saranno presenti l’autore, Giovanni Novelli, Michele Galante della Fondazione Foa, Luca Anziani di Casa Di Vittorio.

Alle ore 19.30, presso la Camera del Lavoro di Cerignola, la cerimonia di gemellaggio presenti i segretari generali di Foggia e Grosseto, Mara De Felici e Lorenzo Centenari, e il coordinatore della Cgil di Cerignola, Luigi Vinciguerra. A seguire una lettura scenica di alcuni discorsi di Giuseppe Di Vittorio curata dall’attore Michele D’Errico, intervallata dalla musica dei maestri Lorenzo Ciuffreda e Antonio Fuiano.

Il 4 novembre i dirigenti della Camera del Lavoro di Grosseto visiteranno i luoghi che hanno segnato le tappe della vita di Di Vittorio. Nel pomeriggio, a chiudere la due giorni di iniziative, presso la Camera del Lavoro di Cerignola a partire dalle ore 18 la Festa del Tesseramento della Cgil, con la consegna delle tessera e di attestati di merito ai lavoratori che si sono distinti nella lotte del sindacato. Seguirà la proiezione del documentario prodotto dalla Cgil di Capitanata “Giuseppe Di Vittorio: il volto umano di un antifascista”, il video con la visita di Baldina Di Vittorio alla cella del carcere di Lucera dove fu detenuto per ragioni politiche il padre. Interverrà il segretario regionale della Cgil Puglia, Nicola Affatato.

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