I dati di settembre relativi alle esportazioni italiane verso i Paesi extra-UE segnano una ripresa per le nostre vendite in ambito extra-europeo, verso cui si dirige il 43% dell’export (cinque anni fa era il 38%), con un incremento del 17,4% rispetto ad agosto 2009.
 
“La fase di assestamento delle economie mondiali rivela un andamento di stop&go nei rapporti con i mercati extra-europei e conferma che il mese di agosto, in cui le esportazioni si erano ridotte del 15% circa, rappresenta un periodo anomalo per le nostre performance all’estero – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – nonostante il progressivo apprezzamento dell’euro sul dollaro, nel mese di settembre le imprese recuperano posizioni negli Stati Uniti (+14,5%) e anche in mercati che stanno mostrando maggiori segnali di ripresa, come Cina (+16,2%) e India (+14%), e ciò testimonia la domanda di qualità che questi mercati esprimono per le nostre produzioni”.
 
A livello settoriale, nei primi nove mesi del 2009, il saldo del Made in Italy raggiunge circa i 26 miliardi di euro, in calo solo del 4% su base annua; la dipendenza energetica porta però il valore complessivo ad un disavanzo di 3,6 miliardi di euro. La meccanica, che rappresenta un quarto dell’export complessivo italiano verso questi mercati, registra nel periodo gennaio-settembre 2009, un attivo di circa 18 miliardi di euro, trend confermato dall’ulteriore incremento congiunturale delle vendite del 32% circa nell’ultimo mese. Sempre a settembre, buoni risultati anche per altri comparti, come i mezzi di trasporto (+78,7%) e i computer ed apparecchi elettronici ed ottici (+42%).
 
 

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