Realizzare delle filiere olivicolo – olearie, tracciate, di modo che, all’interno dell’azienda olivicola, tutte le operazioni colturali, nonché quelle di trasformazione, stoccaggio e confezionamento siano controllate e certificate. Questo l’intento del progetto di tracciabilità di filiera della Cooperativa Aprolavoro di Foggia, illustrato al convegno organizzato di concerto all’Aprol della città capoluogo, nel corso della quattro giorni di Euro & Med Food 2010.

 

“Certificare e controllare – ha spiegato Giuseppe Campanaro, Amministratore di Aprolavoro – con l’obiettivo di ottenere un prodotto di cui si conosca esattamente non solo la provenienza ma anche tutti i passaggi intermedi”. Il progetto, partito un anno fa, e che nasce nell’ambito del regolamento comunitario 867/08, ha infatti permesso la certificazione di circa tremila quintali di olio. “Con l’invio di un sms ad un numero telefonico stampato sull’etichetta della bottiglia – ha continuato Giuseppe Campanaro – si arriva alla rintracciabilità”.

 

Sono 400 le aziende della provincia di Foggia che hanno aderito al progetto e alle quali, nel corso del convegno, sono stati consegnati dei collarini specifici da apporre sulle bottiglie che ne garantiscono la qualità. Nicola Carissa, Presidente della Cooperativa Coldiretti di San Ferdinando di Puglia, ha infine sottolineato come, grazie alla realizzazione della filiera tracciata, sia già riuscito a vendere gran parte del prodotto certificato. Il progetto, di durata triennale, ripartirà il prossimo mese.

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