Dopo cinque anni di azioni legali si è concluso oggi il caso sull’assegnazione del nome di dominio sex.eu, come riferisce EURid, il registro del .eu.

Facendo seguito a una sentenza della Corte d’appello di Bruxelles, sex.eu sarà attivato il 12 dicembre 2011 e concesso al primo richiedente in lista dal cosiddetto “sunrise period”.

EURid ha accettato richieste per i nomi del dominio .eu, tra il 7 dicembre 2005 e il 6 aprile 2006, periodo noto come “sunrise period”.  Durante il sunrise, le registrazioni .eu erano disponibili soltanto per le organizzazioni e le persone fisiche, come ad esempio i titolari di un marchio commerciale registrato, che potevano comprovare un diritto prioritario rispetto ad un determinato nome e, di conseguenza, avevano il diritto di rivendicare il nome a dominio .eu corrispondente. Sex.eu ha ricevuto il numero più elevato di richieste nel giorno di apertura del Sunrise e, da allora, è stato oggetto di controversie giuridiche.

Sebbene la risoluzione del caso sex.eu possa attirare l’attenzione per i possibili collegamenti con la pornografia, la recente ricerca pubblicata da EURid conclude che, contrariamente all’opinione comune secondo cui Internet ospita un numero molto elevato di siti Web a contenuto pornografico, la pornografia riguarda mediamente soltanto lo 0,4% dei siti Web.

La relazione .eu Insights “Website usage trends among top-level domains” può essere scaricata al seguente indirizzo: http://link.eurid.eu/insights.

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