Qual è il ciclo di vita del rifiuto? Avranno modo di scoprirlo domani, giovedì 18 novembre, e dopodomani, venerdì 19 novembre, gli oltre cento imprenditori, manager e dipendenti delle aziende delle province Bari e B.A.T.  – che hanno partecipato ai corsi di formazione sulla sostenibilità ambientale organizzati nell’ambito del progetto “Tri-ciclo. Un approccio sistemico alle buone prassi ecosostenibili” – nel corso delle visite alle aziende del tarantino specializzate nel riciclo dei rifiuti.

Il progetto, volto a diffondere le buone prassi nella gestione dei rifiuti e la cultura della sostenibilità ambientale in azienda, è promosso da CnosFap Regione Puglia – Centro opere salesiane per la formazione e l’aggiornamento professionale – Costellazione Apulia –  consorzio di imprenditori pugliesi per la diffusione della cultura della cooperazione e della crescita sostenibile – Anprori – Associazione Nazionale Produttori Rifiuti – e finanziato da Unione Europea, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regione Puglia e Provincia di Bari con la collaborazione di Comune di Bari, Confindustria Bari e B.A.T., Comieco, Ecopolis, WWF, Ruotalibera Bari, The Natural Step.

Le due giornate dedicate alle visite nelle aziende specializzate nel riciclo dei rifiuti – che cadono in occasione dell’iniziativa nazionale di Comieco ‘Riciclo Aperto 2010’ che da 10 anni apre le porte delle aziende impegnate nel processo di riciclo della carta – prevedono in mattinata una tappa allo stabilimento di Progeva, l’azienda di Laterza (Ta) che produce fertilizzanti mediante compostaggio di rifiuti organici, seguita da una visita nell’oasi del WWF di Monte San’Elia a Massafra (Ta) e, nel pomeriggio, alla Recsel, l’impresa tarantina impegnata nella selezione e nel recupero di materiali riciclabili.

«Dopo un’attività didattica incentrata sul nuovo sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti  – commenta Vito Manzari, presidente di Costellazione Apulia – ci dedicheremo all’osservazione sul campo del percorso del rifiuto andando a scoprire, laddove possibile, gli aspetti più interessanti della catena del riciclo. Siamo certi che le visite nelle aziende specializzate nel riciclo possano rappresentare un’esperienza in grado di offrire valore aggiunto alla formazione in aula appena conclusa».

In base ai dati raccolti dagli organizzatori del progetto, i destinatari del corso e delle due giornate di visite provengono per oltre il 50% da micro aziende con numero dipendenti massimo di 14, per oltre il 20% da imprese con un numero di dipendenti compreso tra 15 e 50 e per oltre il 15% da realtà con più di 50 dipendenti. Dalla ricerca emerge anche che oltre la metà è soddisfatta dei contenuti delle lezioni e oltre il 70% ritiene i corsi utili per la gestione dei rifiuti nella propria azienda o nella realtà per la quale lavora.

Prossima tappa del progetto, in programma per dicembre, è, infine, l’evento aperto al pubblico dedicato ai temi del riuso e del riciclo.

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