Basilicata_MateraRaggiunta un’intesa di partnership tra Il Premio Letterario il Borgo Italiano e l’associazione Condotta Slow Food di Matera per l’edizione 2018 del Premio.

La partnership prevede la collaborazione per la realizzazione di alcuni presidi slow food nei giorni 19, 20, 21 luglio 2018 nel borgo vecchio di Irsina (sede della cerimonia conclusiva del Premio). Verranno allestiti presidi di produttori locali in luoghi di particolare interesse come piazze e botteghe in disuso.

“L’intento del Premio è di estendere la dimensione culturale dell’evento letterario, creando sinergie di cultura. Il cibo è cultura, così come il libro e, quando si parla di tradizioni e borghi, i due ambiti non possono che essere naturalmente legati” ha dichiarato il Presidente del Premio David Spezia.

Anna Maria Amenta (Consigliere Provinciale della Provincia di Matera) e Nicola Morea (Sindaco di Irsina) hanno espresso soddisfazione per l’accordo: “Il premio letterario si arricchisce di un ulteriore importante contributo quale quello di Slow Food. Parlare di borghi infatti significa parlare anche delle eccellenze enogastronomiche dei territori”.

Fondata da Carlo Petrini nel 1986, Slow Food è diventata nel 1989 un’associazione internazionale. Nata a Bra, oggi conta 100.000 iscritti, con sedi in Italia, Germania, Svizzera, Stati Uniti, Francia, Giappone, Regno Unito (in ordine di costituzione) e aderenti in 150 Paesi.

A Matera è presente dal 1997 quando un gruppo di amici decide di portare Slow Food nella città dei Sassi. Nasce così ufficialmente la Condotta Slow Food di Matera, grazie agli amici innamorati del proprio territorio e desiderosi di contribuire alla missione di Slow Food di affermare la necessità di un cibo buono, pulito e giusto.

Francesco Linzalone, fiduciario di Slow Food Matera, ha aggiunto: “Se una città deve ricostruire la sua identità partendo dalle periferie, l’Italia dovrebbe partire dai borghi per ricostruire la sua identità sociale e culturale, ricreando l’unità della diversità di storie, piazze, botteghe, oliveti, lavoro di uomini e donne e… Cibo Buono, Pulito e Giusto!”.