dronigonfiabiliSono l’ultima rivoluzione nel mondo dei droni, ma hanno anche un glorioso passato. Sono i “droni gonfiabili”, che sempre più spesso stanno sostituendo i più complessi multirotori quando sia richiesto sorvolare aree urbane o zone affollate. Piccoli aerostati o dirigibili radiocomandati vengono infatti utilizzati per le riprese tv, i rilievi aerofotogrammetrici, il controllo del traffico, come ripetitori radio e addirittura per la pubblicità. Garantiscono infatti costi ridotti e una notevole sicurezza, seppur nelle limitazioni di velocità e manovra. Il punto sull’utilizzo di questi “droni-pallone” in Italia sarà fatto, per la prima volta, in occasione della “Roma Drone Conference”, che si svolgerà mercoledì prossimo 17 febbraio presso l’Auditorium della Link Campus University di Roma (via Bolzano 38, dalle ore 14).

Il programma della “Roma Drone Conference” prevede infatti un focus sul tema “Droni gonfiabili: in volo con piccoli aerostati e dirigibili”. Vi parteciperanno università, laboratori e imprese che stanno studiando o hanno già iniziato ad utilizzare queste particolari macchine volanti, dal semplice pallone frenato al dirigibile radiocomandato sino al metaplano. Sono previsti interventi del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA), dell’Università Parthenope di Napoli, dell’Associazione Dirigibili Archimede e, sul fronte delle aziende, di Nimbus, del Consorzio Next Fly, di Italdron, Immagini al Volo, Droinwork, TecnoFly2008 e Salento Droni. Questi “droni gonfiabili” raccolgono l’eredità di oltre un secolo di storia nel settore dei velivoli più leggeri dell’aria – una storia scritta anche dall’Italia con Umberto Nobile e le sue imprese polari – e ora sembrano tornare di moda sia come alternativa ai piccoli droni, ma anche per future applicazioni per il trasporto merci e passeggeri con modelli di maggiori dimensioni.

“La diffusione dei ‘droni gonfiabili’ è uno degli ultimi fenomeni del settore dei droni”, ha spiegato Luciano Castro, presidente di Roma Drone Conference. “Le limitazioni imposte dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile nell’utilizzo di droni multirotori o ad ala fissa in aree urbane o zone affollate hanno infatti rilanciato l’uso di questi palloni, che possono volare in piena sicurezza e a basso costo. E’ una sorta di ritorno al passato, che potrebbe vedere nei prossimi anni il cielo nuovamente solcato da piccoli e grandi dirigibili. E l’Italia, che nel secolo scorso ha scritto tra le pagine più importanti della storia del volo con i velivoli più leggeri dell’aria, potrà essere nuovamente in prima linea in ambito mondiale”.

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