sostenibilitaIl 62% degli italiani oggi si dice ‘appassionato’ o ‘interessato’ al tema della sostenibilità, ma le campionesse di sostenibilità sono le donne

Lo conferma uno studio della Commissione Europea, secondo cui le donne italiane tra i 30 e 35 anni di reddito e cultura medio-alti sono le più attente all’ambiente.

Ma il trend positivo si sta espandendo anche anche per quanto riguarda altre fasce di popolazione. Secondo l’Osservatorio nazionale degli stili di vita sostenibili anche le giovani donne (18-24) oltre alla popolazione compresa tra i 25 e i 34 anni sono informate e si interessano della sostenibilità, per un totale di 31 milioni di italiane.

Sono sempre le donne le più attente all’ambiente rispetto agli uomini e hanno anche una posizione più attiva: conferenze, associazionismo, finanziamento iniziative ambientaliste sono le attività con una partecipazione prevalentemente femminile.

Inoltre, lo studio Istat dimostra che le donne si impegnano di più in comportamenti ecologici che riguardano la sfera privata e domestica (più attenzione all’ambiente fisico e sociale di ogni giorno, maggiore inclinazione al comportamento pro-ambientale). In effetti, chi prende, all’interno della famiglia, la decisione di acquistare un certo prodotto è donna. Le donne si occupano inoltre delle spese quotidiane, con un approccio molto pragmatico e come dimostrano le ricerche, anche più consapevole nei termini ambientali.

Tra i temi di maggiore interesse femminile, insieme alla provenienza dei prodotti alimentari, ci sono le tematiche ambientali legate al consumo, tutela e qualità dell’acqua. Il 71, 4% delle donne si dimostrano attente a non sprecare l’acqua contro il 64,4% degli uomini (secondo l’ISTAT). La tendenza è in forte crescita, visto che nel 2008 solo il 57,4% delle donne si interessava al tema.

Visto che la sostenibilità domestica è “rosa”, SodaStream ha chiesto ad una famiglia italiana di 4 persone di monitorare il proprio consumo di acqua e bibite in bottiglia per poi calcolare il loro impatto ambientale con il Calcolatore ambientale disponibile sul sito di SodaStream:

Ecco alcuni dati sull’impatto ambientale della famiglia generato dalle bevande consumate in un anno:

– 5.044,7 MJ che equivale all’energia consumata da 30 lampadine accese per un mese

– 104,8 chili di rifiuti equivalenti a 11 palazzi di 8 piani di bottiglie impilate

I risultati sono di impatto, ma una volta informati e consapevoli, i consumatori possono fare le proprie scelte in un modo più attento all’ambiente. Per esempio, riducendo il consumo di bottiglie di plastica, bevendo l’acqua del rubinetto oppure preparando a casa le bibite gasate preferite in modo da ridurre il consumo di lattine e bottiglie di plastica. Oggi in Italia 7 persone su 10 sono pronte a pagare di più per un prodotto “sostenibile”. Ma per essere sostenibili non c’è bisogno di pagare di più: come dimostra un’inchiesta del 2015 effettuata da Altroconsumo, l’associazione per la tutela dei consumatori, l’acqua degli acquedotti italiani è di ottima qualità. Ed è anche meno cara. Basti pensare che a Milano 1.000 litri di acqua del rubinetto costano solamente 80 centesimi.

Come nei confronti delle donne, anche nei confronti dell’ambiente, un piccolo gesto e rispetto quotidiano possono fare la differenza.