Unifg Carla SeveriniDue importanti testimonianze rilasciate nel giro di pochi giorni, il brevetto della cosiddetta “Marinatura gentile dei filetti di pesce di V Gamma” messo a punto dalla prof.ssa Carla Severini e dalla Phd dott.ssa Annapina Fiore del Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università di Foggia.

L’1 agosto scorso all’interno della trasmissione radiofonica FoodLab (in onda su Radio 24 – Il Sole 24 Ore) la prof.ssa Carla Severini ha lungamente illustrato il processo scientifico che ha portato all’intuizione alla base del brevetto (concesso il 20 luglio 2012), che consiste nella messa a punto di un nuovo metodo di produzione che, dopo una fase preliminare di pulitura del pesce e riduzione in filetti, ne prevede la marinatura in una soluzione acquosa di cloruro di sodio insieme ad una combinazione di acidi organici. L’innovazione scientifica consiste proprio nella soluzione di marinatura, che permette – in combinazione col packaging sottovuoto ed un breve trattamento di blanching in microonde – la produzione di alimenti ittici sicuri e con elevati standard qualitativi. La stessa intervista verrà riproposta nella puntata del 13 agosto p.v. della stessa trasmissione (sempre su Radio 24 e sempre alle ore 15,00).

Ieri pomeriggio, invece, all’interno della trasmissione di intrattenimento “Mezzogiorno Italiano” (in onda su Rai Uno, eccone il link http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b3d44391-ddb8-42a9-9b6a-266958e63c93.html a partire dal minuto 43′ 30”) la prof.ssa Carla Severini ha fornito in diretta una dimostrazione dell’applicazione del brevetto, riscuotendo i complimenti degli ospiti in studio e soprattutto gli elogi, diretti all’Università di Foggia, per «la sua capacità di produrre soluzioni alimentari innovative».

La ricerca del partner industriale, per arrivare alla commercializzazione di pesce caratterizzato da questo innovativo metodo di marinatura, è in fase avanzata. «Ci sono già stati contatti e interessamenti – spiega la prof.ssa Carla Severini, associato di Scienze e tecnologie alimentari presso il Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università di Foggia – ma sono diversi gli aspetti che, insieme all’Area ricerca scientifica dell’Ateneo e al Prorettore vicario prof.ssa Milena Sinigaglia, stiamo valutando. Innanzi tutto l’assoluta originalità del metodo, mai presente in passato nella ricerca internazionale. Poi le prerogative organolettiche e nutrizionali che, col nuovo metodo, acquisiscono i filetti di pesce soggetti alla nuova marinatura: da qui alla produzione il passo potrebbe essere breve, siamo già pronti al trasferimento tecnologico. Ma la cosa più importante è che l’Università di Foggia ha saputo mostrare ancora una volta di essere in grado di produrre brevetti e condurre ricerche che potrebbero modificare profondamente le abitudini alimentari fino ad oggi acquisite».

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