Gli ordini di servizio delle Asl che impongono a partire dal 15 febbraio la chiusura e il trasferimento di strutture complesse dagli ospedali da dismettere nel mirino del presidente della Commissione Santità, Dino Marino. “Siamo di fronte ad una scorrettezza istituzionale – ha dichiarato il Presidente della III Commissione, in merito alle audizioni dei territori interessati al Piano di riordino ospedaliero –. Abbiamo convocato la prima e la terza commissione della Regione Puglia per ascoltare tutti i sindaci dei comuni interessati alle dismissioni, ma l’assessore Tommaso Fiore in Commissione Sanità dichiara che il regolamento non sarà attivato prima della discussione di merito dentro la stessa Commissione, mentre nelle ASL approntano ordini di servizio che impongono a partire dal 15 di febbraio la chiusura e il trasferimento di strutture complesse dagli ospedali da dismettere”.

Secondo il presidente Marino il rischio che si corre operando a questa maniera è quello di non coinvolgere i territori che sono coinvolti nel Piano di riordino ospedaliero pugliese, che pure nelle ultime settimane hanno proposto valide alternative alla chiusura di interi reparti e di alcuni ospedali.
“Se permane questa situazione – ha continuato Marino – le audizioni e le decisioni che può prendere la Commissione Sanità, che mi onoro di presiedere, vengono messe in discussione. Non capisco tutta questa fretta. Mi hanno detto di un ordine di servizio dell’ASL di Foggia che addirittura impone di trasferire l’UODMAR da Torremaggiore al nuovo ospedale di San Severo, dove i lavori di completamento non sono ancora terminati.  Spero – ha concluso il presidente della III Commissione – che l’assessore Fiore, venerdì in commissione, sciolga questo enigma, dandoci le mappe delle dismissioni e facendoci capire senza equivoci se queste iniziative sono autonomamente decise dai direttori generali e se non sia il caso di fermarle per darci l’opportunità di svolgere la nostra funzione di consiglieri regionali”.

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