E’ partita la grande campagna di raccolta fondi del FAI – Fondo Ambiente Italiano per salvare il paesaggio italiano, cominciando dalla “Terra di Francesco” ad Assisi.
A tutti coloro che hanno a cuore il paesaggio il FAI chiede di partecipare, con un gesto molto semplice: l’invio di un SMS solidale al 48548. E’ possibile farloda ogni cellulare personale Tim, Vodafone, Wind e 3 o con una chiamata da telefono fisso Telecom Italia.
La campagna è dedicata al restauro di un luogo-simbolo come il Bosco di San Francesco ad Assisi, adiacente la Sacra Basilica e donato al FAI nel 2008 da Intesa Sanpaolo. Ma partecipare significa soprattutto inviare un messaggio d’amore a tutto lo splendido paesaggio italiano che ci circonda, sempre più minacciato e degradato dall’avanzata del cemento.
Il paesaggio è un valore che rende unico il nostro Paese – ha spiegato la Presidente FAI, Giulia Maria Mozzoni Crespi – che lo rende un vero e proprio ‘museo diffuso’ amato e apprezzato da tanti turisti che ogni anno vengono ad ammirarlo. Il paesaggio rappresenta le nostre radici e la nostra memoria ma, al tempo stesso, il futuro dei nostri giovani. Il paesaggio, infatti, è un bene comune non rinnovabile e, proprio per questo, da tutelare a ogni costo. Esattamente il contrario di ciò che accade in Italia, dove ogni anno un ‘mostro’ di cemento ampio come Piazza San Pietro e alto come il monte Everest copre le aree verdi del nostro Paese. A oggi, già il 60% delle aree di pianura sono state cementificate. Una situazione grave, destinata a peggiorare ulteriormente a causa del cosiddetto ‘Piano Casa’, la legge, peraltro non dibattuta in Parlamento, con la quale il Governo ha demandato alle Regioni la possibilità di legiferare direttamente. Sono già 12 le Regioni che si sono attivate, mettendo a rischio la sopravvivenza di centri storici, parchi e aree naturali. Altrettanto preoccupante è il rinvio dell’entrata in vigore del Codice dei Beni Culturali che affida alle Soprintendenze il diritto di veto sugli interventi che coinvolgono le aree protette”.
La riscossa del paesaggio italiano, quindi, non poteva che partire da Assisi, la casa di colui il quale la Presidente FAI definisce “il primo ecologo della Storia”: San Francesco. “Questo nostro appello – conclude Giulia Maria Mozzoni Crespi – nasce sotto l\’egida di un uomo che seppe contrapporsi alle convenzioni, parlare agli uccelli, esaltare, attraverso umiltà e povertà, la gloria del creato”. Un messaggio d\’amore, appunto.
Sostieni anche tu “La Terra di Francesco”.
Invia il tuo SMS al 48548 per tutelare il Bosco di San Francesco ad Assisi.

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