KonnahRS87447_AWA2014036M1104-9255-LowAnche nel 2014 6,3 milioni di bambini con meno di 5 anni hanno perso la vita per cause prevenibili e curabili come una diarrea o una polmonite; 1 milione di bambini vive in aree in conflitto e più di 1 miliardo e mezzo sperimenta qualche forma di violenza ; 650 milioni sono in povertà estrema;  57 milioni non frequentano la scuola primaria e 250 milioni sono fuori da un percorso di istruzione e apprendimento.

Fare da grande l’elettricista o il dottore, o trovare un qualsiasi lavoro, ma anche avere almeno una casa riscaldata d’inverno o poter andare a scuola. Sono i sogni apparentemente impossibili di alcuni bambini che hanno perso tutto o sono in grave pericolo, a causa di una guerra, come quella in Siria o nella Repubblica Centrafricana, di un’epidemia, come l’Ebola, hanno dovuto ricostruire anno dopo anno da zero le loro vite, come dopo lo tsunami in Indonesia, o hanno paura guardando negli occhi i genitori che hanno perso il lavoro e faticano a sostenerli con tutto quello che occorre, anche qui in Italia.

Alla vigilia del Nuovo Anno Save the Children “fa spazio” ai sogni di otto bambini coraggiosi nonostante tutto. Otto foto che raccontano un mondo intero, fuori e dentro ciascuno di loro, come quello di Faris che è fuggito dalla Siria sotto le bombe su di una sedia a rotelle come suo padre e oggi vive nel campo profughi di Al Za’atari in Giordania, ma sogna di salire su un aereo e di guidarlo lui, facendo il pilota.

“Impariamo ogni giorno dai bambini in ogni parte del mondo, e soprattutto da quelli che sono in maggiore difficoltà, che i sogni sono una ragione di vita, e chiedono con semplicità e con forza uno stesso futuro. Con il suo lavoro Save the Children salva la vita di milioni di bambini, ma altrettanti e molti di più li accompagniamo nelle loro crescita, sostenendoli e proteggendoli, promuovendo i loro diritti, aiutandoli ad essere protagonisti delle loro vite, proprio perché possano coltivare ogni giorno i loro sogni e raggiungerli nel miglior modo possibile,” ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.

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