Foggia-Caserta, soddisfatta la Filca: “Ora bisogna accelerare la riapertura del cantiere Cervaro – Bovino”
E’ già appaltato e può dare lavoro a 300 addetti. Il segretario Gallo: “Per garantire legalità ed occupazione alle imprese qualificate della provincia, chiederemo immediatamente la convocazione di un incontro in Prefettura”.
Foggia, 6 aprile 2007 – “Finalmente, dopo il forte impegno della Filca e della Cisl di Capitanata, si cominciano ad intravedere risultati concreti per le infrastrutture essenziali allo sviluppo della provincia”. La segreteria territoriale della Filca, sindacato delle costruzioni della Cisl, esprime grande soddisfazione per il finanziamento del raddoppio della tratta Foggia – Caserta deliberato dal CIPE. “La buona notizia del finanziamento del raddoppio dell’intera tratta – afferma Enzo Gallo, segretario generale territoriale del sindacato – non può che rappresentare un buon auspicio per lo sviluppo infrastrutturale del territorio di Capitanata. Adesso è però necessaria – continua Gallo – una particolare attenzione per consentire il rapido riavvio dei lavori sul tratto Cervaro–Bovino. Bisogna accelerare – sottolinea la Filca Cisl – per la riapertura del cantiere, ormai fermo da un anno e mezzo, che è già stato appaltato alla ditta Torno. Per questo motivo, la Filca  chiederà immediatamente – annuncia Enzo Gallo – un incontro in Prefettura con il Ministero delle Infrastrutture, RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e la società appaltatrice”. Secondo la Filca, l’obiettivo prioritario è “dare un positivo riscontro occupazionale ai circa 300 lavoratori che potrebbero potenzialmente essere impiegati nell’appalto per i prossimi 4 anni”. Inoltre, il sindacato delle costruzioni della Cisl, “in continuità con il protocollo sulla legalità dell’appalto Cervaro–Bovino, avanzerà dinanzi al Prefetto di Foggia, Sandro Calvosa – conclude il segretario Gallo – la richiesta di tenere nella dovuta considerazione i subappalti ed i fornitori del territorio provinciale di Foggia, in regola con il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) e certificati nella qualità dei materiali, che dovranno essere utilizzati nelle opere”.
 

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